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Perché la Torre di Pisa pende? In che stile è il Duomo di Piazza dei Miracoli? E cosa c' era prima sotto la Torre? Dopo questo video conoscerai tutte le risposte.
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Il Duomo di Pisa è un grandioso insieme di elementi stilistici: la navata centrale è retta da colonne in granito e presenta un soffitto a cassettoni. Sotto la cupola si trova il meraviglioso pulpito di Giovanni Pisano, scampato all'incendio del millecinquecentonovantacinque.
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Un'altra meraviglia di Piazza dei Miracoli è il Battistero, che colpisce per le sue dimensioni monumentali e per una caratteristica interna all'edificio: l'acustica d'ambiente con echi e riverberi molto particolari.
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Da dove viene il nome camposanto? E perché la calotta emisferica del Battistero di Pisa ha due lati ricoperti di materiale diverso? Queste e altre affascinanti spiegazioni sono raccontate da Alberto Angela.
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Nel Camposanto, che ospita un bellissimo cimitero monumentale, sono conservati numerosi sarcofagi romani ritrovati in seguito alla riscoperta della necropoli di età romana. Tutti i sarcofagi hanno qualcosa da raccontare e riescono ancora oggi a trasmettere un'emozione.
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Dopo parecchi interventi di restauro, il Giudizio Universale di Buonamico Buffalmacco è tornato nel Camposanto Monumentale di Pisa. Si tratta di un’imponente scena in cui i dannati e i beati sono sovrastati dalla Vergine e da Cristo Giudice, circondati dai dodici apostoli e da una gloria di Angeli che, reggendo i simboli della Passione, rievocano il sacrificio come fondamento per la salvezza dell'uomo.
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Il Giudizio Universale che ci troviamo davanti è una fotografia del Medioevo. I peccatori sono raffigurati in quattro diverse bolge e sono sottoposti a delle torture indicibili.
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Le mura della città di Pisa sono, curiosamente, più grandi della città medievale stessa. Pisa, inoltre, ospita tre università di prestigio internazionale. Per conoscere tutte queste informazioni, guardate l'ultima parte del viaggio dedicato ad una delle più belle città d'Italia.
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Il viaggio con Alberto Angela ci porta nelle Langhe. Un paesaggio fatto di colline e vigneti ha reso questo territorio patrimonio dell'Unesco. Vini d'eccellenza, nocciole e tartufo rendono famosa questa terra.
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Il castello di Grinzane appartenne, nella prima metà del XIX secolo, alla famiglia di Camillo Benso, conte di Cavour. Camillo Benso, allontanato da Torino, decide di sperimentare proprio nelle cantine del castello la produzione del famoso vino barolo. Usò delle tecnologie innovative e le regole che adottò per l'invecchiamento del vino sono usate ancora oggi.
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Il castello di Grinzane ospita il Museo della civiltà contadina all'interno del quale è possibile ammirare il monumentale torchio a leva, utilizzato dai nostri antenati per la produzione del vino.
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Il viaggio prosegue in Piemonte, alla scoperta della Fortezza di Fenestrelle: una grande muraglia, costellata da più opere fortificatorie, posta a sbarramento della valle del Chisone contro le invasioni straniere.
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Siamo sulle Dolomiti, le montagne più belle del mondo, abitate fin dall'età del bronzo. Alberto Angela ci parla delle vette più alte, di come raggiungerle e del forte legame che da sempre c’è fra l’uomo e queste vallate.
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Alberto Angela si aggira nella foresta di Paneveggio, dove cresce l'abete rosso. Si racconta che Stradivari in persona si aggirasse nella foresta di Paneveggio alla ricerca degli alberi più idonei alla costruzione dei suoi violini.
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Alberto ci spiega come dalla realizzazione delle tavole, ricavate dagli abeti rossi della foresta di Paneveggio, vengano costruiti strumenti musicali. Successivamente, ci mostra come la foresta di Paneveggio sia stata un esempio di perfetta collaborazione tra uomo e natura.
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Alberto Angela ci svela l'origine del nome "Dolomiti" e ci racconta la loro storia.
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Descrivere la trasformazione da paesaggio di mare a paesaggio di montagna non è semplice. Alberto Angela ce ne parla in questo video.
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Una delle più suggestive leggende delle Dolomiti spiega perché queste montagne si tingono di rosa.
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Alberto Angela saluta le Dolomiti per dirigersi in Veneto. Ma prima di partire alla scoperta della prossima meraviglia, ci regala una panoramica davvero suggestiva.
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Questo episodio è dedicato a Venezia, la città lagunare, ai suoi calli e campielli, alla sua arte e ai fasti della Serenissima. Per concludere, viene introdotta Vicenza, un'altra città del Veneto che ha dato i natali a uno dei grandi geni dell'architettura: Andrea Palladio.
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Il periodo d’oro di Vicenza inizia nel Cinquecento, quando l’aristocrazia veneziana riorganizza la città e le sue campagne e Andrea Palladio, uno dei maggiori architetti dell’epoca, viene incaricato di progettare le nuove residenze di proprietà dei nobili veneziani. In quegli anni Vicenza si adorna di meravigliosi palazzi privati ed edifici pubblici e nelle campagne vengono progettate ville straordinarie. Tutto questo è patrimonio dell'UNESCO.
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Il gran salone è sicuramente l'ambiente più grande e più bello di Villa Coldogno, all'interno del quale sono raffigurati degli straordinari affreschi. Il genio di Palladio è presente anche all'esterno della villa in quanto l'architetto era riuscito a ideare un moderno impianto idraulico.
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Si conclude un altro episodio di "Meraviglie". In attesa di altri tesori da scoprire...
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Il viaggio di "Meraviglie" ci porta in Sardegna, dove possiamo ammirare i nuraghi, in particolare, il nuraghe Santu Antine, chiamato "la casa del re", che è uno dei nuraghi più maestosi dell'intera Sardegna ed è anche uno dei più importanti tra quelli esistenti.
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