La linea verticale è una serie televisiva italiana prodotta da Rai Fiction e Wildside. Il protagonista è Luigi, un quarantenne che deve sottoporsi ad un delicato intervento chirurgico dopo aver scoperto di avere un tumore. Nel corso delle puntate di questa serie TV, viene raccontata la vita quotidiana del reparto di urologia oncologica di un ospedale italiano.
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"La linea verticale" è una serie TV il cui protagonista, Luigi, scopre di essere malato. In questa prima parte, Luigi è in ospedale, in attesa di essere visitato, e pensa a come dovrebbe essere il suo funerale se morisse.
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Dopo una scrupolosa visita in ospedale, Luigi scopre di avere un tumore e si prepara al ricovero. Sua moglie, incinta di otto mesi, lo accompagna, ma la caposala mette subito in chiaro che nelle sue condizioni non potrà stare accanto a suo marito.
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Luigi entra nella sua stanza dove c'è un medico che vuole dimettere a tutti i costi un paziente che ormai sta bene ma che ha paura di tornare a casa. Mentre aspetta di firmare il consenso informato, la dottoressa Borghi gli parla in maniera entusiasta di Zamagna, il dottore che dovrà operare Luigi.
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Il dottor Policari lascia a Luigi il consenso informato, spiegandogli di cosa si tratta. La moglie di Luigi chiede al dottor Policari notizie in più in merito all'intervento e a Zamagna, ma Policari resta molto sul vago.
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La sera prima del suo intervento, le infermiere preparano Luigi dandogli qualche indicazione sui medicinali da prendere.
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La notte prima del suo intervento, Luigi è in camera e sta riposando quando il dottor Zamagna va a trovarlo.
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Il giorno dell'intervento è arrivato e le infermiere preparano Luigi prima di scendere in sala operatoria.
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In ospedale tutto si sussegue a ritmo concitato per Luigi. Un infermiere lo sta accompagnando in sala operatoria insieme ad Elena che rimane accanto a lui fino alla fine.
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Luigi spiega le dinamiche relazionali e le gerarchie di un ospedale mentre viene portato in sala operatoria da un operatore sociosanitario.
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L'intervento di Luigi è andato bene, ma i dottori ancora non sbilanciano e voglio aspettare 48 ore per essere sicuri che sia tutto OK.
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Luigi vorrebbe solo riposare, ma una forte nausea e un altro paziente dell'ospedale non glielo permettono.
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Luigi sta affrontando il decorso post-operatorio e sua moglie Elena, accanto a lui, gli parla della resilienza, una caratteristica che gli appartiene.
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Pazienti e dottori dell'ospedale guardano una persona che cammina tra i corridoi. Il personale ospedaliero scaglia la rabbia quasi sempre contro la pulsantiera dell'ascensore e Luigi riceve la visita del professore Zamagna.
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Il professor Zamagna spiega a Luigi cosa ha fatto durante l'intervento e nonostante dica che l'intervento sia andato benissimo e che Luigi abbia reagito alla grande, Luigi non si sente per niente in forma.
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Nonostante le visite di amici e parenti, un paziente ricoverato in ospedale resta spesso da solo con i propri pensieri e sintomi. A volte, quelli che possono capirti sono solo i tuoi compagni di reparto. Nel caso di Luigi, il suo compagno di stanza, Amed, era sempre stato cordiale e tranquillo, fino a questo momento...
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L'infermiera inveisce contro Amed che ha tirato il telefonino addosso a una persona. Secondo Luigi, sono proprio gli infermieri a portare avanti gli ospedali in Italia, nonostante siano sottopagati.
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Elena va a trovare Luigi in ospedale. Parla con i medici che la rassicurano che l'intervento sia perfettamente riuscito e mostra a Luigi un video della figlia che lo commuove.
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Luigi chiede più volte all'infermiera quando potrà togliere il sondino che gli dà ancora nausea. Solo Zamagna potrà rispondere alle domande di Luigi.
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La sera, quando le luci dell'ospedale si abbassano, pazienti e personale medico vengono assaliti da un grande senso di rabbia.
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Questo nuovo episodio de "La linea verticale" inizia con un flashback alla mattina in cui Luigi ha avuto l'episodio di ematuria. Poi si ritorna in ospedale e il prete si sta preparando per la sua operazione.
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Comincia il giro visite e tutto sembra molto teatrale agli occhi di Luigi. Cosa cercano di comunicare i medici in pochi secondi e quali diritti pensano di avere i pazienti?
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Luigi dovrebbe sforzarsi ad alzarsi un po' e si rende conto che medici e infermieri hanno delle risposte pronte per tutti i suoi dubbi dopo l'operazione. Nel frattempo, un vecchio paziente torna per un altro intervento nello stesso reparto ma nessuno sembra ricordarsi di lui. ,,
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Per Luigi potrebbe avvicinarsi il momento in cui potrà togliere quel maledetto sondino! Amed soffre per il dolore alle gambe ma a nessuno sembra importare nulla. Peppe si aggira per l'ospedale prima del suo intervento alla ricerca di qualcuno che si ricordi di lui.
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Luigi si lamenta del fatto che i dottori sono poco ottimisti con i pazienti e non danno mai coraggio. Però finalmente può togliere quel fastidioso sondino e avere l'occasione di parlare con il Professor Zamagna.
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Questa volta Luigi parla con Zamagna in carne ed ossa. Il Professore lo rassicura dicendogli che l'intervento è andato bene e lui sta reagendo alla grande. Adesso non resta che attendere i risultati dell'esame istologico.
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Per qualche strano motivo, al dottor Rapisarda non va proprio di lavorare e preferisce filarsela anche quando la caposala lo sta cercando. Luigi invece si sente ancora debole e ha freddo...
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Peppe è appena uscito dalla sala operatoria e fa sapere a tutti che l'intervento è riuscito alla perfezione. Luigi ha la febbre e il dottor Barbieri prescrive delle analisi per capire la causa di questa febbre. Intanto Luigi deve alzarsi dal letto, cosicché il suo corpo non si lasci andare.
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Luigi si sta lentamente riprendendo anche dalla febbre, ma teme che ci sia qualcosa che i medici non gli abbiano detto. In ospedale arriva un frate e Amed mette in guardia i suoi compagni di stanza: meglio far finta di dormire piuttosto che dover sentire i suoi aneddoti interminabili!
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Elena esprime sempre la sua vicinanza a Luigi e gli ricorda che questa battaglia la combatteranno insieme. Luigi non fa in tempo ad addormentarsi che il frate inizia a raccontargli delle storie sulla sua infanzia a Terracina.
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Marcello a volte può risultare invadente e Padre Costa glielo fa presente cacciandolo via dalla sua stanza. Luigi si è liberato anche dei drenaggi e del catetere, ma di notte si alza per cercare il medico di guardia. Peccato che il medico sia in una stanza con la porta chiusa che non può assolutamente essere aperta.
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Luigi passa la notte pressoché in bianco. Poi l'infermiere arriva e lo porta giù, per fare la TAC. Ma Luigi deve aspettare di fronte a una porta chiusa e continua a chiedersi cosa ci sia dietro. Finalmente arriva una dottoressa e Luigi chiede subito un po' d'acqua.
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Luigi ha patito inutilmente la sete prima di fare la TAC e ora appare fortemente scoraggiato. In ospedale ci sono diversi tipi di pazienti, tutti diversi, ma tutti accomunati da una profonda dipendenza dai medici.
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Nonostante l'Italia sia uno dei Paesi con la più alta densità di eccellenze enogastronomiche, il cibo che viene distribuito ai pazienti ricoverati negli ospedali è di bassa qualità e non soddisfacente.
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Il problema del cibo in ospedale continua ad assillare Amed, tanto da fargli pensare che la ragazza del vitto non sia mai esistita e che anche al di fuori dell'ospedale lui e gli altri pazienti vivranno nell'infelicità alimentare.
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Amed è fermamente convinto che una sana alimentazione e una dieta ferrea priva di cibo spazzatura siano un aiuto fondamentale per sconfiggere il cancro.
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Amed prevede il futuro di Luigi dopo la malattia. Luigi seguirà una dieta vegana e andrà da medici non tradizionali. Dovrà imparare a vivere su una linea verticale.
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Ci sono degli episodi e dei momenti che segnano il passaggio dall'età adulta alla terza età. Luigi ce ne descrive alcuni. Marcello, invece, prova una forte nostalgia per la sua trattoria e per il suo lavoro.
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In ospedale si parla ancora di cibo e Marcello caccia via l'addetto al cibo che stava portando ai pazienti il pranzo. Luigi, poi, ci svela la quarta cosa che ci dice che un uomo è diventato anziano.
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La mamma di Riccardo ha preparato tutti i cibi che piacciono al figlio, ma ignora totalmente che Riccardo non riesca ad ingerire nulla per via del sondino. Luigi si sente meglio e ha ripreso a mangiare.
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Un'altra delle regole non scritte di un ospedale è che il televisore del vicino di letto è sempre più bello. Il sacerdote è ancora in ospedale e sta attraversando una crisi.
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Un medico preferisce recitare una lirica di Baudelaire, piuttosto che ascoltare il paziente. Luigi riceve il risultato dell'esame istologico.
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La dottoressa sembra fiduciosa, ma consiglia comunque a Luigi di fare un passo alla volta perché il percorso per sconfiggere il tumore sarà lungo. Anche Elena parla con la dottoressa e subito dopo va in camera ad abbracciare Luigi.
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Il valore dell'emoglobina è importantissimo per la vita di un paziente. Per alcuni, è sufficiente raggiungere il valore minimo accettabile per riuscire almeno ad andare al bar dell'ospedale.
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Luigi sfida se stesso e va oltre il corridoio, fino ad arrivare al bar. Una volta tornato, la sua mente è affollata da pensieri.
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Luigi non vede l'ora di uscire dall'ospedale e sogna di fare un brindisi per festeggiare. Amed infrange subito il suo sogno.
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Quando il medico dice di seguire una dieta, elenca una serie di alimenti da evitare e di abitudini da cambiare. Ma sarà facile? Alla fine, c'è sempre un modo per resistere alle tentazioni.
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Sarà un sogno o sarà la realtà? Amed continua a sognare il suo funerale e anche qui la gente continua a pensare che fosse un migrante. Quando si sveglia la realtà lo pone di fronte ad una notizia.
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Preso dalla paura, Amed si prepara ad uscire dall'ospedale e Luigi parla coi medici quando va a togliere i punti. Dopo il ricovero, viene informato delle possibili conseguenze dell'operazione e del vaccino. Tutto sommato, poteva andare peggio.
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Siamo ai saluti e Amed dice di non essere pronto per lasciare l'ospedale. Fra promesse e abbracci però, sembra veramente essere arrivato il momento.
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Riccardo è molto giù e sua madre cerca le parole giuste per farlo rialzare. Anche Barbieri cerca argomentazioni convincenti mentre parla con Giusi e a Luigi viene inaspettamente comunicato che potrà essere dimesso. Ma a quali condizioni?
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A Luigi viene fatto un elenco piuttosto lungo sulle possibili controindicazioni del farmaco che gli è stato dato, tuttavia Barbieri gli comunica che è pronto per essere dimesso. L'unica cosa che gli viene consigliata di fare è di non far vedere la TAC solo all'oncologo.
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Barbieri e Zamagna si confrontano sulle rispettive professioni di chirurgo e oncologo. Ognuno difende il proprio lavoro sminuendo quello dell'altro. La discussione si fa accesa e qualcuno li vede mentre si azzuffano in corridoio.
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Questa è una riflessione sul fatto che ognuno, in Italia,vorrebbe stare da un'altra parte. Sulla superficie sembra tutto meraviglioso ma in realtà le uniche persone felici sono quelle contente di stare nel posto in cui si trovano.
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Continua la riflessione di Luigi e in questo monologo condivide la sua esperienza con la malattia. Ora le cose sono cambiate, ma non necessariamente in peggio. Tutto insegna, basta fare un passo alla volta.
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Quando a Luigi è stato detto che aveva un tumore, ha vissuto ogni momento come se fosse un dono inaspettato. Tutto quello che poteva fare dopo quella notizia era fare un passo alla volta.
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