Una giovane postina di Viterbo decide di andare a vivere in un paese abbandonato, Pentedattilo, che spesso viene chiamato anche Pentidattilo.

Il generale Loan è spietato e non si pente delle sue azioni. Neanche Oriana si pente delle sue azioni, ma nel suo caso nessuno perde la vita.

Il Real Teatro di San Carlo, oltre a continuare a essere un magnifico teatro oggi, è anche un teatro con non pochi record, come quelli della sua costruzione e della sua ricostruzione.

Tutti i pezzi del puzzle sono stati composti, ma manca quello più importante: quello che determina l'assassino.

Una notizia inattesa cambia gli umori all'atelier. Nora continua a non dare fiducia a Ugo.

Tra Libero ed Enrica ci sono incomprensioni e pregiudizi. Maria è curiosa di sapere cos'ha Lele Ju.

Questa breve esperienza di Oriana è molto intensa e non la dimenticherà mai.

Come un'ostrica che conserva una perla rara, così il Teatro di San Carlo di Napoli ha conservato e protetto arte, canto e cultura e tuttora lo fa. Tra aneddoti e storia, questo teatro resta tra i teatri più belli d'Europa.

La matassa comincia a sbrogliarsi ma non senza il prezioso aiuto di Camilla.

Ugo cerca di spiegare il motivo per il quale non è salito sulla gru, ma Nora non gli crede.

Nonna Enrica può sembrare scorbutica ma in fondo è buona e generosa.

Oriana riesce finalmente a conoscere il generale Loan e a intervistare i tre prigionieri.

Il viaggio continua a Napoli in Campania, si aprono per noi le porte del teatro più antico d'Europa: il Real Teatro di San Carlo.

C'è un mistero da risolvere dietro la morte di Rotunno.

Finalmente nonno Libero riesce a raccontare la sua storia. Alberto, sembra molto stanco e preferisce riposare anziché incontrare la sua ragazza.