Carolina Raspanti, bravissima attrice con la sindrome di Down, interpreta Dafne, una ragazza di 35 anni che lavora e ha una vita felice fino a quando non perde la madre e lei si trova a badare al padre caduto ormai in depressione.

Un gruppo di amici universitari e conviventi passano gli ultimi tre giorni a ricordare quello che hanno vissuto insieme. Fino ad ora, il periodo più bello della loro vita.

Questo pezzo è estratto dallo spettacolo teatrale "In principio era il Trio" (1990), scritto, interpretato e diretto da Massimo Lopez, Anna Marchesini e Tullio Solenghi; un trio comico che in Italia è stato molto amato e che ora non esiste più. Qui si scherza sui veri luoghi comuni che si usano in Italia. Buon divertimento.

Questa è la seconda e ultima parte del divertente spettacolo del trio Solenghi, Marchesini, Lopez, con nuovi e vecchi luoghi comuni.

Cosa vuol dire sentirsi europei? La varietà delle lingue può essere un ostacolo alla reale unificazione? Umberto Eco risponde a queste domande e ci offre un interessante punto di vista.

Un figlio a tutti i costi è una commedia italiana del 2018 i cui protagonisti sono una coppia di coniugi ultra quarantenni con difficoltà a concepire dei figli.

Dopo una corsa estenuante, Orazio arriva a casa e Anna lo aspetta in camera da letto. Sarà questa la volta buona per la coppia?

L'atteggiamento di Anna continua ad innervosire Orazio e anche il pranoterapeuta. Anna è sempre più determinata a fare di tutto per avere un figlio, anche andare a Napoli la domenica.

La visita a Napoli si sta rivelando piena di piacevoli sorprese. Chissà che Anna e Orazio non riescano anche ad esaudire il loro più grande desiderio!

Adesso è il momento di provare anche il rito dentro un cimitero. Mentre Anna è sempre molto agguerrita, Orazio ha paura e vorrebbe desistere.

Orazio è palesemente intimorito e non sa proprio come muoversi. Il carabiniere e il custode del cimitero sentono dei rumori sospetti...

Il signor Pettine viene interrogato dal commissario di Polizia. Riuscirà a convincerlo del fatto che lui non ha niente a che fare con i figli del diavolo?

Dopo una notte infernale, Orazio arriva in ufficio, ma anche lì ci sono parecchi imprevisti. Durante l'ennesima visita con Anna, il dottore consiglia ad Orazio di fare qualche test in più e a fine giornata, prima di andare finalmente a cena fuori, un suo amico gli chiede di accompagnarlo da una sua paziente in preda ad una crisi depressiva.

Orazio si confida con il suo amico psichiatra Giovanni e gli confessa tutte le sue paure e il disagio che vive ormai nella vita di tutti i giorni con sua moglie Anna.

La paziente di Giovanni perde il controllo e si lascia andare (fin troppo) con Orazio che scappa via indignato. Neanche l'incontro con il medico va bene; Orazio deve cambiare certe abitudini.