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Quando finalmente tutti i componenti della famiglia risultano negativi al tampone, Giuditta urla e scoppia in lacrime. Ma sono lacrime di gioia che ancora non riesce a trattenere mentre racconta come ha vissuto i settantadue giorni di isolamento con la sua famiglia. La loro storia è stata raccontata da un giornale di Trento.
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Claudio Capotondi è uno scultore nato a Tarquinia nel 1937; ha vissuto e lavorato a Roma (1962-1999), New York (1984-1989) e dal 1973 è presente a Pietrasanta dove realizza personalmente le proprie sculture.
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In questa seconda parte, lo scultore ci porta nel suo pensatoio. Siete curiosi di vedere? Seguitelo, allora.
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Un artista sceglie le sue materie con cura e diligenza, apprezzando il valore delle cose, con le quali lavora e che trasforma in opere d'arti.
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Il video racconta di un maestro e dei suoi strumenti da lavoro con i quali da vita a delle opere d'arte.
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Innercore - titolo ispirato da un articolo sul New York Times - è il capolavoro più importante per lo scultore Claudio Capotondi, che in questo video ci racconta della particolarità della pietra che ha utilizzato.
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Lo scultore Claudio Capotondi ci presenta una delle sue più grandi opere in marmo-travertino, la PortaRoma, realizzata nel 2000.
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Pupia TV – Casal di Principe (CE) – Il 22 settembre tutto il popolo di Casal di Principe si è stretto intorno ad Elena De Angelis, la sposa che ha portato una terra tanto martoriata nel Guinness dei primati per il velo più lungo del mondo. Un velo bianco simbolo di riscatto per una città che troppo spesso viene associata ad eventi e persone che negli anni hanno dato un’immagine ingiusta e dannosa. E la voglia di riscatto la si è letta negli occhi e nelle parole dei ragazzi e dei bambini che hanno sostenuto il velo della sposa da record per tutto il tragitto.
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Benvenuti In Galera è il film documentario che racconta la storia del primo ristorante al mondo aperto dentro un istituto di pena, il carcere di Bollate.
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Siamo alle prese con i compiti da fare. C'è da scaricare la spesa, ma sembra che la consegna sia stata fatta un po' troppo lontano.
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Nel ristorante dentro al carcere di Bollate si pianificano le attività da svolgere. Il lavoro in cucina deve essere ben organizzato per offrire un buon servizio.
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L'esordio del ristorante in galera è stato faticoso, ma anche entusiasmante. La cosa più importante della cucina è che il cibo mette d'accordo tutti ed è conviviale.
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Silvia Polleri, esperta in ristorazione, non aveva mai avuto a che fare con il carcere fino a quando non riceve una proposta dalla direttrice del carcere di Bollate e da allora comincia questa avventura culinaria in galera.
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In questa parte, vediamo l'estratto di un colloquio di lavoro che sostiene uno dei detenuti di Bollate. Il ragazzo raccontata la sua storia e alla fine verrà presa una decisione sul suo percorso.
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In questa parte conosciamo meglio il cuoco, Davide. La signora Silvia ha visto subito la sua voglia quasi ossessiva di continuare a cucinare e lo ha apprezzato molto.
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