Difficoltà: Intermedio
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Marino ci porta a Marechiaro, un piccolo borgo che si trova nel quartiere Posillipo a Napoli. La leggenda narra che il poeta e scrittore napoletano Salvatore Di Giacomo, vedendo una piccola finestra sul cui davanzale c'era un garofano, ebbe l'ispirazione per quella che è una delle più celebri canzoni napoletane: Marechiaro. Tutt'oggi la finestra esiste, e c'è sempre un garofano fresco sul davanzale.
Difficoltà: Principiante
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Villa San Marco è la più grande villa d'otium dell'antica Campania. Prende il nome da una cappella dedicata a San Marco, gode di una posizione strategica ed è divisa in quattro nuclei che Marika ci mostra in questo video.
Difficoltà: Intermedio
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La villa, che prende il nome da un quadro raffigurante Dioniso che guarda Arianna mentre dorme, venne inizialmente scavata in età borbonica. Il nucleo più consistente comprende la sequenza dell’ingresso, il quartiere termale e l’atrio di tipo tuscanico. La struttura residenziale risale nel suo nucleo originario ad epoca tardo repubblicana, ma venne successivamente ampliata, con l’aggiunta di una serie di ambienti panoramici, nel corso del I secolo d.C.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
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La Porta Alchemica, detta anche Porta Magica o Porta dei Cieli, è un monumento edificato da Massimiliano Savelli Palombara, marchese di Pietraforte, nella sua residenza, villa Palombara, sita più o meno in corrispondenza dell'odierna piazza Vittorio Emanuele. Secondo la leggenda, un pellegrino trascorse una notte nei giardini della villa alla ricerca di una misteriosa erba capace di produrre l'oro. Il mattino seguente fu visto scomparire attraverso la porta, ma lasciò dietro di sé alcune pagliuzze d'oro e una misteriosa carta piena di enigmi e simboli che il marchese cercò inutilmente di decifrare per tutta la vita, finché decise di farli incidere sulla porta di villa Palombara nella speranza che un giorno qualcuno sarebbe riuscito a comprenderli.
Difficoltà: Intermedio
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Andiamo in giro per Roma e respririamo storia a cominciare dalla trafficatissima zona dei Fori Imperiali fino alle leggende legate al Colosseo. Ci sono molti monumenti da osservare e da ammirare, prendetevi del tempo e godeteveli.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
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Il Campidoglio è il più piccolo fra i famosi sette colli di Roma, ma anche il più importante, nonché la sede dello studio del sindaco della città. È uno degli spazi architettonici più interessanti di Roma. Tutto il complesso della piazza e degli edifici che la circondano fu realizzato su progetto di Michelangelo Buonarroti nel Cinquecento.
Difficoltà: Principiante
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A poco più di mezz'ora da Roma c'è un luogo incantato, una vallata che ospita ampi pascoli, circondata da boschi misti e attraversata da un fiume. La Valle del Sorbo.
Difficoltà: Intermedio
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Caterina Guzzanti è ospite di una scuola media di Afragola (NA), intitolata a Rita Levi Montalcini. Incontra gli studenti di un laboratorio di teatro per una lezione sull’importanza dell’immaginazione, che tanto ha significato nel suo lavoro di attrice e comica, ma anche in quello della grande ricercatrice torinese. Nel confronto con i ragazzi, si rende conto di non avere abbastanza informazioni sull'esistenza illustre di Rita Levi Montalcini. Così decide di tornare a scuola tra una settimana e di improvvisare uno spettacolo con i ragazzi.
Difficoltà: Intermedio
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La passione per lo studio del cervello, l’amore per la cultura e soprattutto la scoperta dello NGF, una proteina prodotta dalle cellule nervose di cui dirige il differenziamento e lo sviluppo, sono i motivi per cui Rita Levi Montalcini è stata insignita del premio Nobel nel 1986.
Difficoltà: Intermedio
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Una caratteristica che ha contraddistinto Rita Levi Montalicini è l'immaginazione, più precisamente l’idea che per fare grandi scoperte, nella scienza come nella vita, serve un po’ di coraggio di saper immaginare cose nuove.
Difficoltà: Intermedio
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Rita Levi Montalcini ha dedicato gran parte della sua vita ai giovani, e soprattutto ai giovani ricercatori, nei quali ha riposto fiducia, dando loro la possibilità di continuare a fare ricerca in Italia.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
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Da giovane, Rita Levi Montalcini, cresciuta in una famiglia che le ha dato la possibilità di essere una libera pensatrice, desiderava diventare un'infermiera. Da grande ha fatto molto di più, occupandosi anche delle donne povere e dei giovani.
Difficoltà: Intermedio
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Da bambina, Rita Levi Montalcini era timida ed insicura. Nonostante ciò, crescendo è riuscita ad opporsi al padre, che non voleva che si iscrivesse all’università, convinto che per una donna una carriera avrebbe significato una distrazione da quelli che nella sua visione del mondo dovevano essere i doveri di una moglie.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
Italia
Se la cultura rende liberi, allora la soluzione per combattere le disuguaglianze sociali non può che essere l'istruzione. Rita Levi Montalcini ne è la prova: proveniente da una famiglia ebrea, ha vissuto e si è formata durante il regime di Mussolini.
Difficoltà: Intermedio
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A causa delle leggi razziali degli anni '40, Rita Levi Montalcini fu allontanata dall'università, ma continuò ad esercitare la sua professione aiutando i malati nelle zone più povere di Torino. Durante l'occupazione nazista, si nascoste a Firenze, poi nel 1947 si imbarcò sul Liberty ed approdò in America.
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