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Domenico non riesce a gestire la sua gelosia e invece di conquistare Franca la allontana ancora una volta. Sul fronte lavoro, invece, gli arriva una proposta che non può proprio rifiutare.
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I fratelli Taviani raccontano episodi della loro adolescenza vissuta nella tensione continua per via degli attacchi da parte dei fascisti durante la Seconda Guerra Mondiale.
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Domenico Modugno sta iniziando a muovere i primi passi nel mondo del cinema e riesce addirittura a cambiare casa! I suoi amici Riccardo e Franco sono sempre al suo fianco. Dopo aver saputo che Franca sarebbe andata ad una festa a casa del principe Lanza di Trabia, Domenico si fa invitare per rivederla.
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Il protagonista di "Padre padrone" è costretto dal padre a vivere esiliato nei campi lontano da tutti. Imparare a suonare la fisarmonica sarà il primo gesto che lo porterà alla sua totale emancipazione. Ancora una volta è riconosciuta l'importanza della musica nei film dei fratelli Taviani, come confermano le musiche di Piovani nel film "La notte di San Lorenzo".
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Mimmo si sente sconfitto e demotivato dopo non essere stato preso al programma radiofonico. Franca però gli dice di aver apprezzato molto la sua canzone, così lui le propone di vedersi loro due da soli. Intanto i due anni al Centro Sperimentale giungono alla fine.
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In alcune scene dei film dei fratelli Taviani la vera protagonista è la musica. In Allonsanfàn, la colonna sonora "Rabbia e tarantella", composta da Ennio Morricone, è stata riutilizzata da Tarantino. Padre Padrone è un film che utilizza una pluralità di linguaggi diversi: rumori, suoni, musica, sospiri, parole che si alternano e si confondono sullo sfondo essenziale, aspro e conciso della trama.
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Modugno partecipa al film "Carica eroica" di De Robertis, nel quale interpreta il ruolo di un soldato siciliano che deve far dormire una bambina cantando la sua canzone "Ninna nanna". La sua carriera come attore però fatica a decollare, per cui Modugno tenta di fare fortuna con la musica.
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Nei film dei fratelli Taviani, la musica ha un peso importante, paragonabile a quello di un personaggio. A parlare del loro rapporto con la musica è il compositore Nicola Piovani, che tra le varie opere ha curato e prodotto la colonna sonora di "La Vita è bella" di e con Roberto Benigni.
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De Sica si dimostra molto generoso con Domenico Modugno. Mentre Domenico canta una sua canzone seduto su un marciapiede, il maestro De Robertis gli si avvicina.
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Continua il racconto della produzione del film "Cesare deve morire", di come i detenuti di massima sicurezza recitano Shakespeare e della realizzazione di una colonna sonora diversa, eseguita con un sassofono.
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Durante una comparsata per un film di guerra, Domenico passa per caso davanti a una saletta di proiezione in cui Vittorio De Sica sta guardando alcune scene di un suo film. Modugno lo aspetta all'uscita ma non fa in tempo a fermarlo e il regista va via. Riesce però a scoprire il suo indirizzo e va a bussare alla sua porta per cercare di convincerlo a concedergli una parte in qualche suo film. De Sica lo dirige da un suo amico che potrebbe avere qualcosa per lui.
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A ottant'anni i due fratelli registi si sentono ringiovaniti e più coraggiosi e se ne rendono conto quando girano "Cesare non deve morire" nel 2012.
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Il secondo anno al Centro Sperimentale di Roma è stato per Domenico Modugno quello più importante perché ha conosciuto una persona: Franca Gandolfi.
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Era il 27 maggio del 1977 quando il film "Padre padrone" di Paolo e Vittorio Taviani vinse a sorpresa la Palma d'oro al festival di Cannes. Un altro film dei Taviani premiato non molto tempo fa è "Cesare deve morire", un film che si rifà alla tragedia shakespeariana "Giulio Cesare".
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Domenico racconta di come ha trascorsi i suoi anni anni al Centro Sperimentale, la difficoltà a trovare un lavoro e un posto dove dormire.
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