Difficoltà: Intermedio
Italia
Rita Levi Montalcini ha dedicato gran parte della sua vita ai giovani, e soprattutto ai giovani ricercatori, nei quali ha riposto fiducia, dando loro la possibilità di continuare a fare ricerca in Italia.
Difficoltà: Intermedio
Italia
Le domande che uno storico dell'arte si pone quando si accinge a studiare un'opera sono dove, come e perché nasce esattamente quell'opera. Nel caso della Resurrezione di Piero della Francesca, un'archivista e ricercatrice ha trovato le risposte a queste domande.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
Italia
Il film di Giuliano e Montaldo Sacco e Vanzetti narra la vicenda realmente accaduta di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, due anarchici italiani emigrati negli Stati Uniti d'America a inizio Novecento. Il film ebbe un successo enorme e fu proprio grazie ad esso che, a cinquant'anni esatti dalla loro morte, il 23 agosto 1977 Michael Dukakis, governatore dello Stato del Massachusetts, riconobbe ufficialmente gli errori commessi nel processo e riabilitò completamente la loro memoria.
Difficoltà: Intermedio
Italia
Una caratteristica che ha contraddistinto Rita Levi Montalicini è l'immaginazione, più precisamente l’idea che per fare grandi scoperte, nella scienza come nella vita, serve un po’ di coraggio di saper immaginare cose nuove.
Difficoltà: Intermedio
Italia
Tomaso Montanari, uno storico dell'arte, accademico e saggista italiano, commenta la Resurrezione di Piero della Francesca, illustrandone gli aspetti più interessanti e i riferimenti letterali e biblici che riguardano l'opera stessa.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
Italia
Giuliano e Vera hanno condiviso il loro rifiuto nei confronti dell'intolleranza. Un episodio in particolare ha sconvolto Giuliano: Ferdinando Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, due attivisti e anarchici italiani emigrati negli Stati Uniti nei primi anni nel Novecento, furono ingiustamente arrestati e processati con l'accusa di omicidio, ed infine giustiziati sulla sedia elettrica il 23 agosto 1927.
Difficoltà: Intermedio
Italia
La passione per lo studio del cervello, l’amore per la cultura e soprattutto la scoperta dello NGF, una proteina prodotta dalle cellule nervose di cui dirige il differenziamento e lo sviluppo, sono i motivi per cui Rita Levi Montalcini è stata insignita del premio Nobel nel 1986.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
Italia
Il Campidoglio è il più piccolo fra i famosi sette colli di Roma, ma anche il più importante, nonché la sede dello studio del sindaco della città. È uno degli spazi architettonici più interessanti di Roma. Tutto il complesso della piazza e degli edifici che la circondano fu realizzato su progetto di Michelangelo Buonarroti nel Cinquecento.
Difficoltà: Intermedio
Italia
Nell’ambito del restauro di una superficie pittorica, il ritocco è l’intervento teso a integrare le lacune pittoriche, nel rispetto totale dell'opera stessa, in modo da avere le maggiori garanzie di reversibilità dell’operazione.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
Italia
Giuliano e Vera narrano alcuni episodi accaduti nel corso delle riprese dei film "Ad ogni costo" e "Gott mit uns". Inoltre, Vera racconta come sia stato naturale per Giuliano accogliere Elisabetta nella sua vita.
Difficoltà: Intermedio
Italia
Caterina Guzzanti è ospite di una scuola media di Afragola (NA), intitolata a Rita Levi Montalcini. Incontra gli studenti di un laboratorio di teatro per una lezione sull’importanza dell’immaginazione, che tanto ha significato nel suo lavoro di attrice e comica, ma anche in quello della grande ricercatrice torinese. Nel confronto con i ragazzi, si rende conto di non avere abbastanza informazioni sull'esistenza illustre di Rita Levi Montalcini. Così decide di tornare a scuola tra una settimana e di improvvisare uno spettacolo con i ragazzi.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
Italia
La Porta Alchemica, detta anche Porta Magica o Porta dei Cieli, è un monumento edificato da Massimiliano Savelli Palombara, marchese di Pietraforte, nella sua residenza, villa Palombara, sita più o meno in corrispondenza dell'odierna piazza Vittorio Emanuele. Secondo la leggenda, un pellegrino trascorse una notte nei giardini della villa alla ricerca di una misteriosa erba capace di produrre l'oro. Il mattino seguente fu visto scomparire attraverso la porta, ma lasciò dietro di sé alcune pagliuzze d'oro e una misteriosa carta piena di enigmi e simboli che il marchese cercò inutilmente di decifrare per tutta la vita, finché decise di farli incidere sulla porta di villa Palombara nella speranza che un giorno qualcuno sarebbe riuscito a comprenderli.
Difficoltà: Intermedio
Italia
Dopo tre fasi di pulitura, sul dipinto sono apparsi dei particolari che i restauratori hanno riportato alla luce. Una particolarità della Resurrezione è il fatto di aver trovato, sotto l'opera stessa, alcune lettere dell’alfabeto. Si tratterebbe di una citazione di un passo della raccolta di lettere indirizzate da Seneca a Lucillo, le Epistulae morales ad Lucilium. La frase completa, diventata un popolare motto nel Quattrocento, è "omne humanum genus morte damnatum est", ovvero "tutto il genere umano è condannato a morire".
Difficoltà: Intermedio
Italia
Giuliano Montaldo inizia la sua carriera cinematografica con Gillo Pontecorvo collaborando a "La lunga strada azzurra", "Kapò" e "La battaglia di Algeri". Giuliano racconta poi di quando gli proposero la regia di un western e dell'immagine perentoria di Vera che affermò di lasciarlo qualora avesse accettato.
Difficoltà: Intermedio
Italia
Per uno storico dell'arte che si approccia a restaurare un'opera come la Resurrezione di Piero della Francesca, è sicuramente interessante capire quale fosse il risultato finale che l'autore aspirava ad ottenere. Tuttavia, nel caso di quest'opera, tutta la parte iniziale della progettazione dell'artista è andata persa.
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