Difficoltà: Avanzato/Intermedio
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Nel 1963 Crepax entrò nel mondo dei fumetti e due anni più tardi creò il suo più famoso personaggio: Valentina. Apparsa inizialmente sulla rivista di fumetti linus, una storica rivista italiana mensile di fumetti, fondata da Giovanni Gandini.
Difficoltà: Intermedio
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Seppur dotato di superpoteri, nel fumetto di Crepax Philip Rembrandt lascia gradualmente il ruolo di protagonista a Valentina. Milano negli '60 era l'epicentro della creatività: artisti da tutta Europa si incontravano e trascorrevano del tempo in dei bar, alcuni dei quali diventarono importanti.
Difficoltà: Intermedio
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Margherita Hack ha contribuito non solo al progresso scientifico, ma anche a quello sociale in tutto il mondo. Ha convinto i giovani a dedicarsi alla ricerca scientifica, facendoli innamorare delle stelle e dei misteri dell’universo. Nel 1995 le fu dedicato l'asteroiode 8558 Hack.
Difficoltà: Intermedio
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Philip Rembrandt è un critico d'arte e, insieme a Valentina, è protagonista di una serie a fumetti ideata da Guido Crepax nel 1965.
Difficoltà: Intermedio
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Eda racconta a Francesca un episodio che testimonia l'amore profondo di Margherita e Aldo e i loro punti di vista su alcune questioni e ideologie.
Difficoltà: Intermedio
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Di Margherita Hack sono particolarmente note le sue posizioni atee e liberiste in campo etico. Lei stessa ammise che tanto il credente quanto il non credente non possono dimostrare scientificamente l’esistenza o la non esistenza di Dio, pertanto si tratta in ambedue i casi di fede, di risposta a bisogni personali diversi.
Difficoltà: Intermedio
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Da alcune testimonianze ed estratti televisivi, apprendiamo che Margherita Hack fosse una fan di una famossissima serie televisiva italiana che ancora oggi va in onda su Rai 3. Francesca torna a Trieste e incontra nuovamente Eda che le racconta di aver convissuto, per un periodo, con Margherita Hack.
Difficoltà: Intermedio
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Alcune grandi qualità e capacità contraddistinguevano Margherità Hack che nella sua vita fece anche politica e svolse l'attività imprenditoriale.
Difficoltà: Intermedio
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Il 12 dicembre 2011 nell’Aula Marconi del CNR di Roma, avvenne un interessantissimo incontro tra Margherita Hack e Andrea Camilleri. Il risultato fu un’ora di dialettica fra il mondo della letteratura e quello della scienza. Due menti straordinarie che hanno dato dimostrazione di intelligenza, di sapienza e di grande umanità, affrontando temi come l'immigrazione, la ricerca e i giovani costretti a guardare altrove per intravedere un futuro.
Difficoltà: Intermedio
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È grazie a divulgatrici come Margherita Hack se oggi le scoperte scientifiche sono accessibili a tutti. Grazie ai suoi esempi, illustrati con un linguaggio semplice e chiaro, Margherita Hack ha reso comprensibile anche ai bambini il rigore scientifico.
Difficoltà: Intermedio
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Aldo e Margherita: lui un letterato, lei una scienziata, eppure le loro strade si sono incontrate senza mai separarsi. Entrambi condividevano la passione per lo sport e per la motocicletta.
Difficoltà: Intermedio
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Il 4 e il 5 giugno 1944 le truppe americane riuscirono a superare le ultime linee difensive dell'esercito tedesco ed entrarono a Roma senza incontrare resistenza, ricevendo l'entusiastica accoglienza della popolazione romana. Vittorio De Sica riuscì così a portare a termine il suo film, La porta del cielo. In sottofondo, ascolterete una delle canzoni italiane più note e più cantate (cantata anche da Vittorio De Sica), Parlami d'amore Mariù.
Difficoltà: Intermedio
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Margherita incontrò suo marito, Aldo De Rosa, in un parco di Firenze. I due si sposarono nel '44 e restarono insieme per oltre settant’anni. Spinta dal marito, Margherita iniziò la sua attività di divulgatrice scientifica. Aldo restò sempre al suo fianco, pronto a sostenerla e non farla mai mollare.
Difficoltà: Intermedio
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Il generale consegna una lettera del ministro Goebbels indirizzata proprio a De Sica, in cui il ministro in persona gli chiede di trasferirsi a Venezia per partecipare alla rinascita del cinema italiano e fascista. De Sica resta dapprima spiazzato da questa richiesta, ma poi usa il pretesto della cinematografia vaticana che lo costringe a restare a Roma, proprio per volere di Sua Eminenza, monsignor Montini.
Difficoltà: Intermedio
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Nata durante il Ventennio fascista, la Hack visse pienamente il periodo della dittatura mussoliniana. Il suo essere apertamente antifascista le costò una sospensione e il rischio di non essere ammessa agli esami di maturità.
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