Era il 27 maggio del 1977 quando il film "Padre padrone" di Paolo e Vittorio Taviani vinse a sorpresa la Palma d'oro al festival di Cannes. Un altro film dei Taviani premiato non molto tempo fa è "Cesare deve morire", un film che si rifà alla tragedia shakespeariana "Giulio Cesare".

Domenico racconta di come ha trascorsi i suoi anni anni al Centro Sperimentale, la difficoltà a trovare un lavoro e un posto dove dormire.

Nora è in ospedale e dovrà mettere il gesso per guarire da una frattura causata dalla brutta caduta. La ragazza che ha baciato Danilo è con lei e le racconta come sono andate veramente le cose. Ugo, non appena sa dell'incidente di Nora, corre subito da lei.

Per Renzo è proprio una giornata no! Camilla, invece, dopo una piacevole chiacchierata in auto con Gaetano, arriva finalmente a casa.

Cusimano assaggia la moussaka che ha preparato Eva ed è entusiasta. Poi presenta sua figlia Adelaide a Max che rivela subito la sua natura di seduttore.

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Don Agostino viene interrogato dal commissario che sta cercando delle prove per dimostrare le tendenze di Orazio a frequentazioni sataniche. Anna e Orazio litigano ancora accusandosi a vicenda.

I fratelli Taviani ci raccontano il vero significato di recitazione per loro e il rapporto del regista con gli attori. Secondo i fratelli Taviani alcuni attori sono co-creatori del film. Un esempio è Giulio Brogi, che con loro ha girato film come "Sotto il segno dello scorpione" e "I sovversivi".

Domenico Modugno si esibisce davanti a Raimondo Lanza di Trabia, che apprezza le sue canzoni. Dopo la sua performance, Domenico scambia qualche parola con lui.

Il postino consegna una raccomandata per Dino a Iside. Nora mette da parte tutti gli addobbi per il matrimonio che è saltato, ma prima di andare via prova in tutti i modi di parlare con una persona.

Camilla è in ritardo e Renzo, non riuscendo a mettersi in contatto con lei, telefona a casa di Virginia. Così scopre che Camilla e Virginia sono state trattenute dalla polizia.

Eva e Andreina sono in cucina, mentre Lola e Gina controllano la situazione tra gli invitati. Il dottor Cusimano va in cucina per assaggiare la moussaka e le ragazze entrano in azione.

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Quando finalmente tutti i componenti della famiglia risultano negativi al tampone, Giuditta urla e scoppia in lacrime. Ma sono lacrime di gioia che ancora non riesce a trattenere mentre racconta come ha vissuto i settantadue giorni di isolamento con la sua famiglia. La loro storia è stata raccontata da un giornale di Trento.

Orazio riceve una visita inaspettata che lo mette in difficoltà anche con Anna.