Mario sta cercando di insegnare a Domenico come si gioca a scacchi, ma visto che non sembra facile, gli chiede cosa ne pensa della sua responsabilità nei confronti del Nido. Intanto, mentre gli operai stanno scavando in giardino, trovano qualcosa di strano.

Al Nido, dopo aver scoperto cosa c'era nel terreno, sembra che le cose stiano per prendere una piega politica. Mentre si discute sul da farsi, le spie intercettano una telefonata di Michele.

Eleonora è alle prese con il suo capo che vuole licenziarla. Al Nido, Iolde è presa dal panico a causa di un articolo di giornale che potrebbe riguardarla. Si precipita subito da Michele a raccontagli cosa è successo in passato.

Michele continua a rassicurare Iolde sull'articolo di giornale che è uscito, ma vengono interrotti da Nicoletta che porta un catalogo a Michele. In ufficio, Eleonora deve trovare una soluzione per il reportage che vuole fare il suo capo.

Nonostante Eleonora avesse chiesto tempo a JJ per chiedere agli altri componenti del Nido se potevano girare un servizio, lui si presenta per riprendere la comunità. Michele sistema le ultime cose per far recapitare il quadro.

Nonostante qualche iniziale opposizione, JJ comincia a filmare la vita al Nido da divulgare al pubblico. Inventa scenari catastrofici e fa raccontare storie molto tristi.

JJ continua a girare per il Nido con la telecamera cercando persone da intervistare, ma non tutti reagiscono allo stesso modo.
Iolde sente il dovere di scusarsi con Eleonora che invece la tranquillizza, allora lei ne approfitta per parlare di Michele.

Riccardo racconta a Michele di essere stato contattato dal nobile che dice che suo nonno aveva tutti i terreni del Nido. Dopo ore di ritardo e dopo aver fatto preoccupare Michele, torna Lapo, ma non con i risultati aspettati.

Michele sta trasportando il quadro che il kazako non ha voluto quando Iolde gli va incontro per dirgli che lei è pronta. Lui le dice che ancora non se la sente e va da Nicoletta.

La linea sottile è il terzo estratto dall’album “Arrivederci, mostro!” di Ligabue che si è confermato uno degli album più venduti in Italia nel 2010 e questo è uno dei brani che sintetizza meglio l’idea di fondo impressa nell’album, una presa di coscienza dell’artista di Correggio che ha raggiunto vette di poesia impensabili ai suoi esordi.

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