Nonna Enrica può sembrare scorbutica ma in fondo è buona e generosa.

Oriana riesce finalmente a conoscere il generale Loan e a intervistare i tre prigionieri.

Il viaggio continua a Napoli in Campania, si aprono per noi le porte del teatro più antico d'Europa: il Real Teatro di San Carlo.

C'è un mistero da risolvere dietro la morte di Rotunno.

Finalmente nonno Libero riesce a raccontare la sua storia. Alberto, sembra molto stanco e preferisce riposare anziché incontrare la sua ragazza.

Oriana va a trovare François Pelou e riesce ad ottenere il permesso per intervistare i tre prigionieri che erano stati condannati a morte.

Il chiostro del Duomo di Amalfi è uno degli edifici più noti e interessanti dell'intera costiera Amalfitana. Il complesso architettonico è uno dei principali esempi del romanico amalfitano e custodisce curiosità e particolarità di culture lontane.

L'appostamento di Torre e Ferrari non serve a fermare Luca, il quale riesce ad arrivare a casa di Camilla. Ma quando Camilla esce per parlare con lui, Luca non c'è più.

Lele Ju non è stato bene e in famiglia sembrano preoccupati. Guido crede che sia meglio visitarlo alla ASL. Nonno Libero vorrebbe raccontare a Guido una storia del suo passato, ma forse non è il momento adatto.

Oriana intervista alcuni soldati. Le loro testimonianze raccontano il terrore della guerra.

Quello che è rimasto dell'immensa cattedrale di Sant'Andrea è il portale, commissionato da un nobiluomo di Amalfi, nel quale sono raffigurate delle figure sacre tra cui, appunto, Sant'Andrea.

In ospedale Camilla parla con Gloria ma poi scopre di essere in ritardo e scappa via. In commissariato, la PM interroga il Dottor Olivieri che però ha un alibi inattaccabile. Gloria racconta la sua versione dei fatti a Gaetano e alla PM.

L'ultima tappa del viaggio a Venezia è Torcello, un'isola disabitata dove è stato costruito il Ponte del Diavolo. Per scoprire la storia di questo ponte particolare, guarda questo video.

Oriana vive in prima persona la guerra. I soldati cercano di metterla in guardia dai pericoli maggiori.

Nel suo breve periodo di splendore, Amalfi dominò il Tirreno meridionale e tutto il mondo della navigazione. Fu proprio ad Amalfi che vennero redatte le Tavole amalfitane, ed è sempre ad Amalfi che si trova la cattedrale di Sant'Andrea, simbolo di due culture molto differenti: quella romana e quella orientale bizantina.