Marika ci spiega il verbo "mancare" e molte espressioni legate ad esso. Buona lezione.

Il nostro piccolo eroe non ha la stoffa per fare il ballerino e per questo soffre molto.

La nostra Prof è eccezionale ma non in cucina, a quanto pare. E i suoi grissini al sesamo indiano non hanno fatto colpo a casa.

Luca interroga Lupo e capisce quale pista seguire per scoprire chi ha ucciso Gabriele. Tuttavia, si è già messo in testa strane idee per risolvere il caso.

Paolo e Natoli hanno qualche difficoltà a raggiungere la fabbrica, ma quando finalmente ci riescono, la situazione è già fuori controllo.

Questa parte si concentra su due sale della villa che insieme compongono un prezioso lascito di grazia e bellezza. La più grande è detta Stanza degli Uccelli, perché affrescata con un pergolato abitato da una moltitudine di volatili e altri animali. La sala più piccola, chiamata Stanza dell’Aurora, presenta sul soffitto raffigurazioni allegoriche e vedute suggestive di Villa Medici e dintorni.

Nella sesta parte della lezione sul congiuntivo Daniela ci fa un elenco di verbi ed espressioni che sono sempre seguiti da questo modo verbale.

Manara è alla ricerca della verità ma lo fa a modo suo senza seguire le regole, ne sarà valsa la pena?

Forse prendere la macchina del marito non è stata una buona idea. Adesso Camilla ha bisogno del suo aiuto, ma Renzo e la figlia sono pronti per andare allo stadio.

Adriano ci parla del libro che ha scritto subito dopo aver compiuto trent'anni. Il suo "Indietro non si torna" è una raccolta di esperienze, storie e aneddoti della sua vita.

Marika intervista Arianna Manetti, la doppiatrice delle fiabe di Yabla. Buona visione.

Finisce finalmente la gara eil vincitore non è Luca, ma una persona che abbiamo già visto nell'episodio. Chi sarà mai? Scoprilo adesso. Buona visone.

Paolo, con l'aiuto di Natoli, riesce a salvare tutti i lavoratori che esprimono a suon di rime il loro riconoscimento. Dopo aver festeggiato questo successo, Paolo si reca al cimitero per una visita al fratello Aldo.

Éric de Chassey, direttore dell'Accademia di Francia a Roma, parla della missione di Villa Medici e di come l'arte arrichisca il pensiero e la vita di tutti i giorni.

Si intitola Me Ne Frego il documentario dell'Istituto Luce a cura della linguista Valeria Della Valle e del regista Vanni Gandolfo, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia e dedicato alla "bonifica" fascista della lingua italiana. Un efficace viaggio nel tempo, il recupero di un'Italia dimenticata, ridicola nel suo purismo nazionalistico ma drammatica per la violenza dei divieti.