Questa fiaba ci insegna da un lato quanto sia importante accettare chi all’apparenza sembra diverso da noi, e, dall’altro, a credere di più nella nostra natura. Quello che può sembrare un difetto può rivelarsi un dono.

Il brutto anatroccolo è una fiaba dello scrittore danese Hans Christian Andersen, pubblicata per la prima volta nel 1843. La fiaba fu in seguito inclusa nel volume di Andersen "I Nuovi Racconti". In questo racconto, conosciuto ai più, ci sono tanti verbi coniugati al passato remoto: ripassateli attraverso la voce di Arianna.

Dafne e suo padre stanno aspettando la mamma. Quando Dafne la va a cercare, scopre qualcosa di brutto.

Nel retro della farmacia, avviene una importante riunione.

Questa è la seconda e finale parte de La Bohème presentata dalla nostra Anna. Cosa ne sarà di lei? E quell'amore?

Anna ci racconta La bohème dal punto di vista di Mimì. Siamo a Parigi e Mimì incontra per la prima volta Rodolfo.

Varricchio torna nell'ufficio del procuratore e racconta una storia diversa, ammettendo di aver mentito la prima volta. Ma ci sono prove della sua nuova versione? A casa, Lojacono è sconvolto da una notizia che sente alla televisione.

Imma e Matarazzo entrano nella macelleria Grottole e scoprono che una signora aveva visto Stella pochi giorni prima che venisse uccisa. Dal racconto della signora, Imma raccoglie qualche dettaglio e procede con le indagini aiutata da Calogiuri che ha già fatto qualche controllo.

A casa di Camilla sono ancora tutti alle prese con il topo mentre in commissariato si presentano sia la madre del detective che la moglie di Mattioli. Dalle parole di entrambe le donne sembrano saltare fuori strane coincidenze.

Ottavia chiede a Palma come va il trasloco e si offre di dargli una mano. Lojacono riceve una bella notizia che condivide subito con sua figlia. Dopo la telefonata si reca in stazione ad aspettare Laura e coglie l'occasione per chiedere delle informazioni.