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Mimmo riceve direttamente da Sanremo l'abito che dovrà indossare per la sua prima esibizione al festival. Il grande giorno è arrivato e Mimmo è circondato da Franca e dai suoi amici e conoscenti.
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Nonostante il pessimismo di Franco Migliaccio e la paura di Johnny Dorelli, Mimmo è più convinto che mai che l'esperienza sanremese porterà loro fortuna e soldi.
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Una bella notizia cambierà per sempre la vita di Domenico.
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La canzone di Modugno viene accolta come un passo nel futuro, capace di dare modernità all'intero Paese.
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Un successo strepitoso per Modugno che vince Sanremo, c'è un ultima cosa da fare, però, prima di partire per il tour negli Stati Uniti.
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Un incredibile successo travolge Domenico Modugno e la sua incredibile storia fa sognare.
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Giuliano Montaldo racconta la sua esperienza di attore a Genova e il suo esordio come regista accanto a Carlo Lizzani.
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Giuliano racconta cosa ha provato quando ha visto per la prima volta l'immagine di Vera. Giuliano e Vera raccontano come hanno vissuto il primissimo periodo del loro rapporto.
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Giuliano e Vera narrano alcuni episodi accaduti nel corso delle riprese dei film "Ad ogni costo" e "Gott mit uns". Inoltre, Vera racconta come sia stato naturale per Giuliano accogliere Elisabetta nella sua vita.
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Giuliano e Vera hanno condiviso il loro rifiuto nei confronti dell'intolleranza. Un episodio in particolare ha sconvolto Giuliano: Ferdinando Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, due attivisti e anarchici italiani emigrati negli Stati Uniti nei primi anni nel Novecento, furono ingiustamente arrestati e processati con l'accusa di omicidio, ed infine giustiziati sulla sedia elettrica il 23 agosto 1927.
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Il film di Giuliano e Montaldo Sacco e Vanzetti narra la vicenda realmente accaduta di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, due anarchici italiani emigrati negli Stati Uniti d'America a inizio Novecento. Il film ebbe un successo enorme e fu proprio grazie ad esso che, a cinquant'anni esatti dalla loro morte, il 23 agosto 1977 Michael Dukakis, governatore dello Stato del Massachusetts, riconobbe ufficialmente gli errori commessi nel processo e riabilitò completamente la loro memoria.
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La giustizia sociale e l'impegno politico sono due cause che hanno sposato Giuliano e Vera e che hanno condiviso nella loro storia d'amore. Si vede anche nella scelta dei temi trattati nei loro film, come quello su Giordano Bruno interpretato da Gian Maria Volontè.
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Il regista Giuliano Montaldo racconta che l'idea del film su Marco Polo venne all'allora direttore della RAI, dopo avere incontrato i membri di una delegazione italiana di ritorno da un viaggio a Pechino verso la fine degli anni '70. La delegazione era rimasta piacevolmente sorpresa nel vedere che i funzionari cinesi brindavano a Marco Polo come a un "italiano amico della Cina". Lo sceneggiato fu girato in ben tre continenti diversi.
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Inti, il nipote di Giuliano e Vera, raggiunse i nonni in Cina per le riprese di "Marco Polo" durante le vacanze estive. Fu un'esperienza molto bella ed importante per l'allora bambino, che gli permise di creare uno splendido rapporto con i nonni.
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Finite le riprese di "Marco Polo" in Cina, Vera e Giuliano iniziano a lavorare alla produzione di "Gli occhiali d'oro", un film basato sull'omonimo romanzo di Giorgio Bassani. Al film hanno partecipato attori come Stefania Sandrelli, Rupert Everett e Philippe Noiret.
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