Difficoltà: Intermedio
Italia
In questa parte del documentario possiamo osservare il tema comune degli affreschi sugli edifici della valle e scoprire una gustosa ricetta tipica del luogo.
Difficoltà: Intermedio
Italia
In alta Val Bremabana il fiume fa da padrone e il ritmo che viene scandito evoca qualcosa di genuino e autentico. Troviamo un mulino ad acqua ancora funzionante e la voglia della famiglie della valle di conservare i preziosi valori del passato.
Difficoltà: Intermedio
Italia
Siamo in Val Brembana dove si producono formaggi di latte d'asina dalle qualità nutrienti estremamente importanti.
Francantonio e i suoi figli hanno cominciato ad allevare asini in maniera rispettosa sia per l'ambiente che per gli animali. Andiamo a conoscere queste simpatiche creature.
Difficoltà: Intermedio
Italia
Restiamo sulle meravigliose montagne dell'alta Val Brembana per scoprire un interessante laboratorio erboristico in cui si trovano materie prime naturali fatte di fiori ed erbe che, lavorate a mano secondo antiche ricette, ci fanno sentire bene.
Difficoltà: Intermedio
Italia
A Valtorta il formaggio fa da padrone. In questo paesaggio di montagna i pascoli producono un ottimo latte, con il quale viene preparato l'agrì, un piccolo formaggio che è diventato presidio Slow Food. Questo pasticcino caseario viene prodotto solo nella latteria del paese.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
Italia siciliano
Un viaggio nell'identità siciliana attraverso la storia di Giuseppe Pitrè, il medico palermitano creatore del primo museo etnografico d'Europa. Il documentario di Alessandro D'Alessandro e Marco Leopardi unisce le riprese dal vivo, i disegni d'animazione e i documenti d'archivio della Biblioteca delle tradizioni popolari siciliane.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
Italia siciliano
Questa parte del documentario racconta un po' della vita di Pitrè, del suo rapporto con il mare e del suo sogno di diventare scrittore.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
Italia siciliano
Questa parte del documentario descrive e mostra immagini della pesca del pesce spada in Sicilia, raccontata anche negli scritti di Pitrè.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
Italia siciliano
La vita di Pitrè è stata segnata anche dalla figura del "cuntastorie", intrattenitore ambulante, che si sposta di piazza in piazza raccontando una favola, una storia o un fatto. Pitrè ha raccolto alcuni racconti popolari e in questo video ascoltiamo il "cuntu" di Giufà.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
Italia siciliano
Questi "cunti"(racconti) della cultura siciliana, che Pitrè ha salvato e protetto a costo della propria vita, oggi vengono portati in giro per il mondo. In questo video, ascoltiamo l'ultima parte del racconto del povero ragazzo ingannato dal castellano.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
Italia siciliano
Le radici della tradizione siciliana, della sua storia e della sua cultura, sono da ricercarsi negli ambienti popolari di questa terra. Pitrè, custode della tradizione, è riuscito a dare voce al popolo attraverso le raccolte di racconti e testimonianze siciliane.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
Italia siciliano
Il Festino di Santa Rosalia è una delle celebrazioni religiose siciliane più importanti, ma anche un grande evento popolare che si svolge dal 10 al 15 luglio, a Palermo. La testimonianza di Pietro, che aveva rischiato di morire a soli 13 anni, è strettamente connessa alla fede e alla religione. Pietro è uno dei tanti palermitani che ogni anni partecipano al festino.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
Italia siciliano
I profumi, la luce, l'odore del mare della Sicilia sono un richiamo costante, soprattutto quando si decide di lasciare questa terra. Con Pitrè tutto quello che caratterizza la Sicilia viene conservato e ricordato. Soprattutto il dialetto, che negli ultimi anni è stato dimenticato portando la perdita dell'identità regionale.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
Italia siciliano
Nel 1865, Pitrè si laureò in Medicina ed iniziò così ad esercitare la professione di medico in uno dei quartieri più poveri di Palermo. La professione di medico gli consentì di conoscere da vicino gli usi e i costumi popolar e di ascoltare le confidenze di tante persone.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
Italia siciliano
Uno dei riti diffusi nella cultura siciliana prevede l'utilizzo di una cipolla e di cinque spilli. Questo rito è accompagnato da una preghiera-scongiuro in dialetto siciliano per l’amore, "Angelo dell’Eterna Luce", in cui sono chiamati a raccolta Angeli, Arcangeli, Serafini e Cherubini per venire in aiuto di chi scongiura.
Sei sicuro di voler cancellare questo commento? Non sarà possibile recuperarlo.