In questo lungo video si impara il nome di tanti tipi di lavoro e gli strumenti ad essi correlati. È una sfida appassionante, ma ci sarà qualche vincitore?

Sì comincia con il primo gioco e con la presentazione di un nuovo concorrente.

Inizia una nuova puntata de L'Eredità in un clima tutto natalizio. Carlo è sempre accompagnato dalle sue professoresse e ci presenta Alessandra, che é la la campionessa, e uno dei partecipanti.

Siamo alla fase finale. Francescopaolo avrà scritto la parola giusta?

Rimane un solo concorrente che dovrà indovianre l'ultima parola per portare a casa il montepremi.

Termina qui il documentario sulla lingua italiana nell'epoca fascista. Resta molto poco dell'esperimento linguistico del regime e, d'altro canto, i dialetti continuano a essere usati nelle famiglie, come anche il "Lei"e alcune parole straniere .

La guerra è finita e la televisione entra nelle case della gente. I dialetti restano, ma l'italiano, grazie alla televisione, unisce tutta la penisola e insegna agli analfabeti a leggere e a scrivere.

La sfida è tutta tra Francescopaolo e Agnese. Chi riuscirà a rispondere in modo corretto a più domande?

La Reale Accademia d'Italia viene incaricata di redigere un dizionario della lingua italiana, che include delle citazioni di Mussolini. Terminata la Seconda Guerra Mondiale, il dizionario rimase, come tante altre opere, incompiuto.

Famose battaglie, un classico del cinema degli anni venti ed una famosissima canzone italiana sono i temi di questo quiz alla fine del quale un partecipante abbandona la gara.

Il Regime comincia a vacillare. L'uso del Lei non viene più seguito così come iniziano le prime forme antifasciste. La guerra è vicina e il fascismo sta per finire.

In questa parte si parla dell'elefante. Purtroppo un concorrente perde ed è costretto ad uscire.

Le scuole fasciste insegnano a giocare alla guerra. Si pretende di cambiare una cultura e persino i cognomi. La durezza della repressione non lascia spazio a nulla.

Nuovi eliminati e un nuovo gioco che mette alla prova i nostri concorrenti, solo chi sa di più può sperare di farcela.

Una volta i dialetti erano insegnati anche a scuola, per mantenere viva l'entità del popolo. Con il fascismo le cose cambiano e come conseguenza della repressione viene persino imposto un libro unico da usare in tutte le scuole.