Difficoltà: Intermedio
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Il viaggio nelle meraviglie d'Italia ci porta in Basilicata, regione che racchiude un tesoro inestimabile: i Sassi di Matera.
Difficoltà: Intermedio
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Tutto intorno a Matera vi sono grotte, sia naturali sia interamente scavate dall'uomo. In passato, alcune di queste sono state utilizzate come luoghi di culto.
Difficoltà: Intermedio
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La Chiesa della Madonna di Idris è ricca di storia. Di fianco al suo altare, un'apertura vi conduce direttamente in un'altra chiesa: la Chiesa di San Giovanni in Monterrone.
Difficoltà: Intermedio
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La visita continua in una tipica abitazione dei Sassi di Matera. In queste case vivevano famiglie composte da undici persone. Qui, si faceva il pane e si dormiva su dei giacigli sistemati sulle cassapanche.
Difficoltà: Intermedio
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Le abitazioni ricavate dalle grotte non garantivano alle famiglie delle condizioni di vita sane. Per questo motivo, le persone dovettero abbandonare le proprie abitazione e trasferirsi in appartamenti di edilizia popolare.
Difficoltà: Intermedio
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A Matera, varie epoche si incontrano e lo si può vedere anche da alcuni affreschi. Troviamo una cisterna che è un gioiello di ingegneria: distribuiva acqua a tutte le abitazioni e si trova tre metri sotto la piazza Vittorio Emanuele.
Difficoltà: Intermedio
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Si conclude questa puntata con un saluto a Matera, che è diventata oggi una gettonatissima meta turistica e un sito del patrimonio dell'UNESCO .
Difficoltà: Intermedio
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Siamo nel Sud Italia, terra di incontro tra tante culture. Riprendiamo il nostro viaggio in Sicilia, ad Agrigento, nella Valle dei Templi.
Difficoltà: Intermedio
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Il Tempio della Concordia è stato realizzato su un antichissimo fondale marino di due milioni di anni fa ed è considerato uno degli edifici sacri d'epoca classica più notevoli del mondo greco. Quello che ha salvato il tempio dall’abbandono e dalla distruzione è stata la trasformazione in chiesa cristiana.
Difficoltà: Intermedio
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Dei e riti, popoli che si susseguono, tracce che restano. Com'è nata Akragas? E perchè poi è stata chiamata Agrigentum? Alberto Angela ce lo racconta in questa parte di questo viaggio.
Difficoltà: Intermedio
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Molti dei templi della Valle di Agrigento sono crollati nel corso del tempo e quello che ne rimane sono solo dei pezzi di colonne o dei blocchi. Nel caso del Tempio di Zeus, osservando i suoi blocchi, è stato possibile vedere l'immensità del progetto di questo tempio che era alto più di trenta metri ed era visibile da ogni parte, persino dal mare.
Difficoltà: Intermedio
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In una suggestiva sala del Museo Archeologico Regionale Pietro Griffo, è possibile ammirare i telamoni, delle imponenti sculture maschili che si alternavano alle gigantesche semicolonne del Tempio di Giove. Un'altra opera importante all'interno del museo è un vaso monumentale che ritrae Pentelisea mentre combatte contro Achille.
Difficoltà: Intermedio
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L'Efebo di Agrigento è considerato uno dei capolavori della scultura greca del V secolo a.C. in Sicilia. È conservato presso il Museo Archeologico Regionale di Agrigento, nel quale si trova anche un sarcofago romano in marmo del II d.C., con scene che illustrano la vita di un bambino morto precocemente.
Difficoltà: Intermedio
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Lasciamo la Valle dei Templi di Agrigento per attraversare lo Stretto di Messina e arrivare a Reggio Calabria. Qui incontriamo il rinvenimento archeologico più importante del ventesimo secolo. Risalenti al secolo di Socrate, Pericle, Platone, sono i Bronzi di Riace.
Difficoltà: Intermedio
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Siamo in Puglia, la regione più orientale d'Italia, che è stata dominata da Bizantini, Goti, Longobardi, Saraceni ed infine da Federico II di Svevia, imperatore del Sacro Romano Impero. Castel del Monte è una fortezza del XIII secolo costruita per volontà di Federico II di Svevia. La sua collocazione in cima ad una collina alta 540 metri sul livello del mare e ben visibile a distanza, faceva di Castel del Monte un elemento essenziale nel sistema di comunicazione all'interno della rete castellare voluta da Federico II.
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