Difficoltà: Intermedio
Italia
In questa parte ci viene mostrato il lavoro di "pulizia" della lingua italiana. Un interessante viaggio nell'etimologia di nuovi termini.
Difficoltà: Intermedio
Italia
Il Duce non si limitò soltanto a perseguitare le minoranze linguistiche e a vietare i dialetti, ma sottopose la stessa lingua di Stato a una vera e propria epurazione. Moltissimi i prestiti che furono sostituiti da termini italiani. Ad esempio lo "shock" diventò urto di nervi. Anche la forma di cortesia "Lei" fu sostituita per legge dal "Voi" e a Torino fu allestita la celeberrima Mostra Anti Lei che culminò con la censura del pronome straniero e volgare.
Difficoltà: Intermedio
Italia
Questa parte del documentario sulla storia linguistica dell'Italia fascista si concentra ancora sull'abolizione del "Lei", a favore del "Voi". La prima vittima fu una rivista settimanale femminile intotolata proprio "Lei", che chiaramente si riferiva a "lei" in quanto donna.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
Italia
Una grande novità nel mondo del cinema: arriva il suono. La propaganda ne approfitta, ma non sembra una buona idea.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
Italia
Con l'ingresso del doppiaggio nel modo del cinema, i film possono essere visti in altri luoghi, le voci vengono sostituite e gli effetti riprodotti.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
Italia
Una volta i dialetti erano insegnati anche a scuola, per mantenere viva l'entità del popolo. Con il fascismo le cose cambiano e come conseguenza della repressione viene persino imposto un libro unico da usare in tutte le scuole.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
Italia
Le scuole fasciste insegnano a giocare alla guerra. Si pretende di cambiare una cultura e persino i cognomi. La durezza della repressione non lascia spazio a nulla.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
Italia
Il Regime comincia a vacillare. L'uso del Lei non viene più seguito così come iniziano le prime forme antifasciste. La guerra è vicina e il fascismo sta per finire.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
Italia
La Reale Accademia d'Italia viene incaricata di redigere un dizionario della lingua italiana, che include delle citazioni di Mussolini. Terminata la Seconda Guerra Mondiale, il dizionario rimase, come tante altre opere, incompiuto.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
Italia
La guerra è finita e la televisione entra nelle case della gente. I dialetti restano, ma l'italiano, grazie alla televisione, unisce tutta la penisola e insegna agli analfabeti a leggere e a scrivere.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
Italia
Termina qui il documentario sulla lingua italiana nell'epoca fascista. Resta molto poco dell'esperimento linguistico del regime e, d'altro canto, i dialetti continuano a essere usati nelle famiglie, come anche il "Lei"e alcune parole straniere .
Difficoltà: Principiante
Italia
Marika ci spiega la vera storia di Babbo Natale. San Nicola era in realtà un vescovo imprigionato durante la persecuzione dei Cristiani nel lontano trecento dopo Cristo. Sei curioso? Segui Marika se vuoi saperne di più.
Difficoltà: Principiante
Italia
La leggenda di San Nicola narra che lui era molto benestante e che aveva anche un cuore generoso. Quindi, cercava di aiutare le persone più bisognose. Da qui divenne poi Santa Claus che porta in dono i regali ai bambini.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
Italia Canzone ligure
Lorenzo Jovanotti, il famoso cantautore italiano, ricorda i 150 anni dell’Unità d’Italia festeggiato il 17 marzo 2011. Fa gli auguri a tutti gli italiani, terminando il video cantando Fratelli d’Italia, altrimenti conosciuto come l’Inno di Mameli.
Difficoltà: Intermedio
Italia
Franco Calafatti è un conoscitore di spezie a livelli altissimi, ma anche un grande sperimentatore. Comincia il nostro viaggio insieme a lui con una spezia amatissima: la cannella.
Sei sicuro di voler cancellare questo commento? Non sarà possibile recuperarlo.