Il maestro Fiore è arrivato e si presenta ai ragazzi dell'orchestra. Dice di essere come loro e di voler sentire la loro musica e la loro energia.

Matteo e altri compagni si presentato a casa di Barbara, ma lei ancora non è rientrata così parlano un po' con sua madre del concerto senza rivelare cosa è successo a sua figlia. Barbara non prende bene la visita e chiede ai ragazzi di andarsene.

Barbara non ha avuto il coraggio di dire alla madre che è stata cacciata dall'orchestra e la ragazza comincia a dire un sacco di bugie che la fanno sentire sempre più sola.

Marioni assiste da spettatore alla lezione che il maestro Fiore tiene con i ragazzi dell'orchesta e non approva il suo metodo. All'uscita della lezione, lo zio di Matteo lo aspetta per accompagnarlo in un posto dove però lui non vuole andare.

Clelia e Roberto, i genitori affidatari di Rosario discutono sulla posibilità di far incontrare la madre biologica con il ragazzo. Daniele parla con Matteo per calmarlo e per aiutarlo a sentirsi meno solo dopo la morte della madre.

Sono in corso i preparativi per il grande concerto con il maestro Fiore. Domenico accompagna Matteo a scegliere una giacca speciale mentre Clelia si dice emozionata nel vedere Rosario vestito da grande.

Siamo alla sera del concerto e il nervosismo tra i ragazzi, e non solo, si fa sentire. Mentre fervono gli ultimi preparativi, Barbara decide di fare la cosa giusta. Marioni invece continua a nutrire forti dubbi sul maestro Fiore.

Prima di andare a prepararsi, il maestro Fiore incita i ragazzi a fare una cosa tutti insieme quando il concerto sarà finito. Matteo è impaurito e Barbara affronta sua madre. La serata sembra essere carica di emozioni.

La madre di Barbara raggiunge il teatro e trova Barbara ad accorglierla per raccontarle tutte le cose che le ha nascosto. La madre vuole tornare a casa per parlarne, ma Barbara decide di rimanere a sentire il concerto.

Il concerto non è ancora finito, ma il fidanzato di Daniele vuole andarsene visto che Matteo ha già suonato.

Il concerto si è concluso e il maestro Fiore, deluso, si sente tradito dai ragazzi. Ognuno ora è preso dai propri impegni, ma Marioni riesce a fermare Robbo, affidandogli il compito di riferire agli altri le sue parole.

Questo film è basto su una storia vera. È ambientato a Scampia, un quartiere in periferia di Napoli abbandonato dallo Stato e sovraffollato. Il tasso di disoccupazione è tra i più alti in Italia e per questo motivo molti ragazzi cadono nella rete della Camorra. Gianni Maddaloni, padre di Pino Maddaloni, oro olimpico di Judo a Sydney 2000, ha scritto il libro "La mia vita sportiva", al quale questo film si ispira. Gianni è un maestro di Judo e salva centinaia di ragazzi dalla strada insegnandogli che solo il sacrificio e il lavoro onesto portano veri risultati.

Tutto comincia qui. Enzo Capuano si racconta e la storia comincia.

Nunzia bussa alla porta di Enzo per chiedergli di salvare suo figlio Sasà. Enzo vorrebbe salvare tutti i ragazzi del quartiere e per questo va contro i propri interessi.

Comincia una lezione, una lezione speciale dove tutti sono ammessi: anche Felice, un ragazzo ipovedente.