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Luigi si lamenta del fatto che i dottori sono poco ottimisti con i pazienti e non danno mai coraggio. Però finalmente può togliere quel fastidioso sondino e avere l'occasione di parlare con il Professor Zamagna.
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Questa volta Luigi parla con Zamagna in carne ed ossa. Il Professore lo rassicura dicendogli che l'intervento è andato bene e lui sta reagendo alla grande. Adesso non resta che attendere i risultati dell'esame istologico.
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Per qualche strano motivo, al dottor Rapisarda non va proprio di lavorare e preferisce filarsela anche quando la caposala lo sta cercando. Luigi invece si sente ancora debole e ha freddo...
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Peppe è appena uscito dalla sala operatoria e fa sapere a tutti che l'intervento è riuscito alla perfezione. Luigi ha la febbre e il dottor Barbieri prescrive delle analisi per capire la causa di questa febbre. Intanto Luigi deve alzarsi dal letto, cosicché il suo corpo non si lasci andare.
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Luigi si sta lentamente riprendendo anche dalla febbre, ma teme che ci sia qualcosa che i medici non gli abbiano detto. In ospedale arriva un frate e Amed mette in guardia i suoi compagni di stanza: meglio far finta di dormire piuttosto che dover sentire i suoi aneddoti interminabili!
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Elena esprime sempre la sua vicinanza a Luigi e gli ricorda che questa battaglia la combatteranno insieme. Luigi non fa in tempo ad addormentarsi che il frate inizia a raccontargli delle storie sulla sua infanzia a Terracina.
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Marcello a volte può risultare invadente e Padre Costa glielo fa presente cacciandolo via dalla sua stanza. Luigi si è liberato anche dei drenaggi e del catetere, ma di notte si alza per cercare il medico di guardia. Peccato che il medico sia in una stanza con la porta chiusa che non può assolutamente essere aperta.
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Luigi passa la notte pressoché in bianco. Poi l'infermiere arriva e lo porta giù, per fare la TAC. Ma Luigi deve aspettare di fronte a una porta chiusa e continua a chiedersi cosa ci sia dietro. Finalmente arriva una dottoressa e Luigi chiede subito un po' d'acqua.
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Luigi ha patito inutilmente la sete prima di fare la TAC e ora appare fortemente scoraggiato. In ospedale ci sono diversi tipi di pazienti, tutti diversi, ma tutti accomunati da una profonda dipendenza dai medici.
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Nonostante l'Italia sia uno dei Paesi con la più alta densità di eccellenze enogastronomiche, il cibo che viene distribuito ai pazienti ricoverati negli ospedali è di bassa qualità e non soddisfacente.
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Il problema del cibo in ospedale continua ad assillare Amed, tanto da fargli pensare che la ragazza del vitto non sia mai esistita e che anche al di fuori dell'ospedale lui e gli altri pazienti vivranno nell'infelicità alimentare.
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Amed è fermamente convinto che una sana alimentazione e una dieta ferrea priva di cibo spazzatura siano un aiuto fondamentale per sconfiggere il cancro.
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Amed prevede il futuro di Luigi dopo la malattia. Luigi seguirà una dieta vegana e andrà da medici non tradizionali. Dovrà imparare a vivere su una linea verticale.
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Ci sono degli episodi e dei momenti che segnano il passaggio dall'età adulta alla terza età. Luigi ce ne descrive alcuni. Marcello, invece, prova una forte nostalgia per la sua trattoria e per il suo lavoro.
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In ospedale si parla ancora di cibo e Marcello caccia via l'addetto al cibo che stava portando ai pazienti il pranzo. Luigi, poi, ci svela la quarta cosa che ci dice che un uomo è diventato anziano.
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