Il neodiplomato Alberto Manzi scopre di essere vittima di un errore che lo lascia fuori dalle graduatorie per poter ottenere una cattedra d'insegnamento. Il giovane però, non si dà per vinto e va in cerca di una spiegazione.

Il maresciallo La Macchia ha svolto un ottimo lavoro sulle indagini che coinvolgono i contadini della zona che si sono improvvisamente arricchiti. Imma vuole vederci chiaro e cerca la complicità di Don Mariani riguardo alcune conversazioni fatte qualche anno prima.

Quando Camilla accompagna Debbie a casa, scopre il motivo per cui a scuola non si sta integrando e snobba i compagni, ma promette di non dirlo a nessuno. Renzo non trova Pamela alla lezione di danza, ma si imbatte in tutta un'altra una sorpresa.

Il maestro Manzi arriva al riformatorio e il direttore lo istruisce per bene su tutto ciò che si può e non si può fare.

Don Mariani non sembra essere troppo d'aiuto al momento, ma Imma continua ad investigare. Tra insulti e crisi della figlia, la dottoressa non vuole certo lasciare il caso.

Il brutto anatroccolo è una fiaba dello scrittore danese Hans Christian Andersen, pubblicata per la prima volta nel 1843. La fiaba fu in seguito inclusa nel volume di Andersen "I Nuovi Racconti". In questo racconto, conosciuto ai più, ci sono tanti verbi coniugati al passato remoto: ripassateli attraverso la voce di Arianna.

Cambio di programma per Gaetano che doveva accompagnare a casa Camilla e Francesca e che invece è costretto a portare con sé per osservare un'operazione di scambio. La scena a cui assistono e di cui saranno protagoniste però non sarà piacevole.

Dopo l'assegnazione della cattedra, Alberto si reca al carcere minorile per cominciare le sue lezioni. Non si può dire che sia stata una bellissima accoglienza... Intanto, la ricerca di Ida continua, ma sembra davvero essere sparita.

Imma continua a investigare sulla morte di Nunzio. Fa convocare il Sig. Palma per fargli una domanda ben precisa e, dalla risposta, le indagini proseguono verso la strada dei rifiuti tossici. Sarà proprio una metafora a fare chiarezza?

Questa fiaba ci insegna da un lato quanto sia importante accettare chi all’apparenza sembra diverso da noi, e, dall’altro, a credere di più nella nostra natura. Quello che può sembrare un difetto può rivelarsi un dono.

Torre trova la fedina penale del complice della fotografa, che viene nuovamente interrogata. Renzo racconta a Camilla di aver assistito ad un bacio tra Livietta e Giulio.

Eugenio non è più disposto a fare il maestro, decide di cambiare lavoro e prova a convincere Alberto a fare lo stesso. Alberto però non vuole arrendersi: è convinto che i ragazzini siano il futuro.

Milena parla con Imma della sua gravidanza e di come reagì Nunzio alla notizia. Imma le chiede del rapporto tra Nunzio e suo padre e di come fosse cambiato nel corso del tempo.

Il racconto della fotografa aggiunge qualche dettaglio, ma resta il mistero della pistola e di un'auto che la sera dell'omicidio sarebbe uscita a tutta velocità dal garage dell'atelier.

Con tutta la buona volontà, Manzi fa tanta fatica a farsi accettare ed ascoltare dai ragazzi del riformatorio, specialmente senza il supporto del direttore. All'ufficio scolastico, Manzi si lamenta di non avere gli strumenti giusti per poter svolgere il suo lavoro.