Difficoltà: Principiante
Italia
Gatto Mirò e i suoi amici hanno voglia di fare musica. Scatola fornisce degli oggetti comuni, ma Mirò e i suoi amici riescono a trasformarli in strumenti musicali e ad utilizzarli per il loro concerto.
Difficoltà: Principiante
Italia
Quando Scatola regala a Mirò e ai suoi amici un pupazzo di pezza, sorgono dei contrasti. Chi deve decidere come giocare con il pupazzo? Quale deve essere il suo carattere? Ciascuno vorrebbe farlo parlare a modo suo e, alla fine, la magia di Civ metterà tutti d'accordo.
Difficoltà: Principiante
Italia
Il giorno del compleanno di Mirò, i suoi amici sono riuniti per fare festa e mangiare insieme una bella fetta di torta. Mirò riceve in dono un grande palloncino che, spinto dal vento, lo porta in alto, in mezzo alle nuvole scure di un violento temporale. Per fortuna Civ e Pik volano in suo aiuto e lo salvano.
Difficoltà: Principiante
Italia
Mirò e i suoi amici si divertono a giocare con le foglie che cadono dagli alberi. Dopo averle raccolte, e con l'aiuto di Scatola, decidono di usarle per creare una bella composizione.
Difficoltà: Principiante
Italia
Cosa c'è di più bello che giocare a palla con i propri amici?
Difficoltà: Principiante
Italia
Oggi Scatola regala a Mirò e ai suoi amici dei birilli e una boccia. Chi riuscirà a far cadere tutti i birilli e a vincere la partita?
Difficoltà: Principiante
Italia
Mirò si prende cura del suo giardino. Ha già piantato dei pomodori e la lattuga ma ora lui e i suoi amici vogliono un bell'albero di mele! Grazie all'aiuto di Scatola e di Civ, Mirò e i suoi amici avranno un albero molto particolare...
Difficoltà: Principiante
Italia
Gabriele Masi canta “Dedicato a te”. Canzone d’amore per fare capire all’amata che in tutto il mondo non ci sarà un’altra persona che potrà amare come ama lei.
Difficoltà: Intermedio
Italia
Questo film documentario è il racconto degli italiani in lockdown. Tutto ha inizio in Cina, nella città di Wuhan da dove è partito il coronavirus.
Difficoltà: Intermedio
Italia
Gli operatori sanitari sono stati in prima linea nella lotta contro il Covid. Una di loro ci racconta brevemente cosa succede nei reparti della terapia intensiva. Un'intera famiglia decide di trasferirsi nella loro casa sull'isola di Tavolara perché isolarsi, appunto, era l'unico modo per sopravvivere durante la prima ondata. Mentre una folla di gente in fuga al sud invade la stazione centrale di Milano, la città si svuota. Un rider ci mostra la desolazione di Milano e le difficoltà di lavorare durante una pandemia.
Difficoltà: Intermedio
Italia
Un uomo racconta di aver baciato "per sbaglio" la madre e della rabbia che prova al pensiero di come questo virus abbia stravolto in negativo le nostre vite. È l'undici marzo 2020 e il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte annuncia le ulteriori restrizioni per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19.
Difficoltà: Intermedio
Italia
Nella prima parte del video siamo a Ny-Alesund, a mille chilometri dal Polo Nord. È un posto abbastanza isolato e forse per questo non è stato colpito dal Covid. Gli altri protagonisti del video continuano a trascorrere le loro giornate chiusi in casa. Alcuni fanno fatica ad alzarsi dal letto, altri si tengono impegnati a fare sport o a salire sui tetti e alcuni si preparano a venire al mondo.
Difficoltà: Intermedio
Italia
Una professoressa in DAD (didattica a distanza) parla ai suoi alunni di Leopardi, ma i ragazzi non sembrano entusiasti. Due ballerini provano ad arrangiarsi in casa continuando a fare esercizio fisico e qualche passo di danza.
Difficoltà: Intermedio
Italia
L'unico aspetto positivo del lockdown per le persone che continuavano ad andare al lavoro era l'assenza totale di traffico per le strade e i mezzi di trasporto vuoti. In alcune case, i genitori continuavano a lavorare in modalità "smart working" e i figli studiavano da casa. La famiglia rifugiatasi a Tavolara è riuscita a trascorrere delle belle giornate nonostante il difficile periodo.
Difficoltà: Intermedio
Italia
Durante la prima ondata della pandemia, i medici si occupavano quasi esclusivamente dei pazienti affetti da Covid. Non li curavano e basta, gli stavano vicini anche nei momenti più difficili.
Sei sicuro di voler cancellare questo commento? Non sarà possibile recuperarlo.