Difficoltà: Avanzato
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La Via Monte Napoleone è una via del centro di Milano, considerata una delle zone più lussuose e uno dei maggiori centri dello shopping del Prêt-à-porter. A partire dagli anni cinquanta la via s'impone come una delle vie più importanti dello shopping mondiale: prosegue la sostituzione delle attività di produzione, e l'espulsione definitiva della componente più popolare della via.
Difficoltà: Avanzato
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La cucina negli anni cinquanta si rispecchia anche nel benessere economico e nella popolazione che va pian piano acculturandosi di più, ma soprattutto nel turismo, dove ci si apre a nuovi orizzonti gastronomici.
Difficoltà: Avanzato
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Il cuoco, in questo video, parla del "dripping" o comunemente chiamato "sgocciolamento", tecnica pittorica caratteristica elaborata nella sua forma più tipica alla fine degli anni 40 da Jackson Pollock, poi tramutata anche in cucina.
Difficoltà: Avanzato
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Gualtiero Marchesi presenta la ricetta del Pollo alla Kiev, una ricetta semplice e gustosa, originaria della Russia, da cui deriva appunto il nome.
Difficoltà: Intermedio
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Un nuovo capitolo sulla scoperta e la ricerca dell'arte legata al sapore.
Difficoltà: Intermedio
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Il cibo come opera d'arte. Cosa c'è dietro alla composizione di un piatto? Lo scoprirai guardando questo interessante video.
Difficoltà: Intermedio
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Alcuni artisti, tra cui Gualtiero Marchesi, parlano del passato: carri trainati da cavalli per la consegna dei prodotti, artisti che si scambiano notizie dall'estero prima della diffusione del telefono, trippa a colazione, nature morte che riflettono il cibo del tempo e la sua preparazione. Si parla addirittura del desiderio di mangiare quadri! Buon appetito!
Difficoltà: Intermedio
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Gualtiero Marchesi ci parla dello chef come artista, e di come gli chef possano distinguersi attraverso un proprio stile artistico ben definito. Inoltre parla dell'arte del trancio e di come può essere utilizzata direttamente a tavola.
Difficoltà: Intermedio
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La bellezza è soggettiva? Gualtiero Marchesi non la pensa necessariamente così. Per lui, in certi casi, il bello è bello e basta. E, come si evince dopo aver ascoltato lo chef in più di un'occasione, la cucina è una forma d'arte.
Difficoltà: Intermedio
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Il critico d'arte Gillo Dorfles ricorda la Milano degli anni cinquanta, sessanta e settanta e l'influenza che la guerra e il fascismo ebbero sul suo sviluppo urbano e architettonico, mentre Gualtiero Marchesi parla di alcune personalità che frequentarono abitualmente il suo ristorante.
Difficoltà: Intermedio
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Eugenio Medagliani, esperto di cucina italana, ricorda i giorni in cui Gualtiero Marchesi non era ancora noto e si rifiutava di servire pasta ai suoi clienti...fino a che un viaggio on the road da Los Angeles a Las Vegas gli fece cambiare idea.
Difficoltà: Intermedio
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Giovanni Ballarini parla di Parigi e della raffinata cucina francese nata nelle corti e distrutta dalla Rivoluzione Francese. La chef Mariasole Capodanno parla della sua esperienza con la cucina francese e di come anche la presentazione di un piatto fosse spettacolare.
Difficoltà: Intermedio
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Gualtiero Marchesi parla della sua esperienza a Parigi, dove ebbe modo di imparare dagli chef del luogo. Ricorda inoltre i suoi studi in una scuola in Svizzera e l'influenza che i parenti di suo padre, grandi cuochi, hanno avuto su di lui e sulla sua visione della cucina.
Difficoltà: Intermedio
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Alberto Capatti ricorda i vecchi tempi e torna con la memoria alla Parigi degli anni sessanta e ai suoi ristoranti d'atmosfera, con le tende di velluto rosso, le luci soffuse, il camino e dieci tipi di formaggi... nulla a che vedere con la nouvelle cuisine insomma!
Difficoltà: Intermedio
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Alberto Capatti racconta de suo viaggio in Francia alla ricerca di prodotti di qualità come la carne e il vino. Gualtiero Marchesi, invece, racconta come ha trasformato l'ispirazione francese in piatti italiani.
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