Il vice commissario Pisanelli incontra il signor Musella e fanno due chiacchiere parlando delle rispettive mogli che ormai non ci sono più. A casa di Lojacono, la figlia rientra tardi e scoppia una lite che potrebbe risolversi facendo una passeggiata e parlando di quello che è veramente accaduto.

Dopo la lite, Lojacono e sua figlia Marinella riesco a parlare e finalmente viene fuori la verità riguardo alle accuse che pendevano su Lojacono. Il questore si è fatto la sua idea su chi possa essere il colpevole dell'omicidio di Teresa. Nel ribadire che le indagini devono andare avanti, Di Palma rieceve complimenti e domande.

Il padre di Marco insiste che debba essere valorizzato e gli comunica che sta cercando qualcuno che possa mettere una buona parola per lui, anche se a Marco non interessa. Lojacono fa una telefonata importante grazie a sua figlia e Scognamiglio verrà convocato di nuovo.

A quanto dice Giacomo, Teresa negli ultimi tempi era cambiata e si era chiusa anche con lui. Riceveva telefonate da una certa Anna, sulla quale non si sa niente e sulla quale bisogna fare ricerche più approfondite. Le indagini quindi proseguono tra un timballo e un limoncello.

In commissariato si è scoperto che Anna Rossetti si è trasferita dal figlio e che ha attivato la scheda del cellulare due mesi prima. Lojacono però ricorda un incontro che gli fa venire un sospetto così decide di andare a trovare Vassallo per fare due chiacchiere.

Durante il colloquio a casa di Fabio Vassallo, lui confessa di aver avuto una storia con Teresa, ma afferma di non essere stato lui a ucciderla. Mentre sta per essere portato in commissariato, le cose sembrano finalmente più chiare, anche se non del tutto.

Lojacono parla con il marito di Teresa e gli riferisce che sua moglie aveva lasciato Vassallo perché amava lui. Gli dice anche che non ha intenzione di chiudere il caso perché non crede che chi ha confessato sia colpevole.

Lojacono sta parlando con Laura e scoprono di essere stati ascoltati attraverso le condutture dell'aria. L'investigazione continua quando si scopre che esiste un caso irrisolto, analogo a quello che stanno cercando di risolvere, che risale a circa trent'anni prima.

In commissariato si scopre che le statuette che stanno osservando hanno un legame tra loro, così Lojacono si reca da Marino per confermare quello che ha capito e far venir fuori la verità.

Marino è in commissariato a rispondere di quello che ha fatto. Riesce a raccontare come sono andate le cose sia con Teresa che con Caterina. A questo punto, la Vassallo potrà tornare a casa in attesa del processo.

Locajono accompgna sua figlia che andrà dalla madre con la promessa che studierà, ma che tornerà presto da lui. Nel frattempo, arriva anche una nuova cameriera.

Lojacono chiama Laura dicendo che non fa altro che pensare a lei. Lei dice di provare la stessa cosa, ma per il momento non riesce a chiudere con la sua attuale vita.

In questura arriva una telefonata che comunica la morte di un ragazzo. Lojacono parte verso l'indirizzo dove è avvenuto il delitto e appena arriva si rende già conto di un paio di dettagli.

Lojacono scopre che in casa della vittima c'è un altro cadavere e chiede ad Alex di avvisare tutti gli altri. Una volta intervenuto il medico legale, Locajono decide di parlare con chi ha trovato il cadavere.

Sul luogo del delitto ci sono ancora da fare alcuni accertamenti. In commissariato, la stazione di polizia di Bagnara Calabra fa sapere che il padre dei due fratelli uccisi nell'appartamento ha preso un treno per Napoli, ma non è l'unica informazione che viene riferita.