Continua la ricerca della macchinetta fotografica: Luca e Marta si recano a casa di Di Maggio, ma neanche lì la trovano. Tuttavia, Luca si rivela sempre un ottimo osservatore...

Una scoperta nella casa di Di Maggio e l'idea di Luca forse riusciranno a dare una svolta al caso. Raimondi e Marta si confrontano ancora una volta sulla loro situazione.

Manara incontra prima Casadio e poi Raimondi, ma da nessuno dei due ottiene l'informazione che gli serve. Intanto, un cadavere viene trovato in una tenuta e Manara raggiunge Toscani e il resto della squadra.

Alla fine del sopralluogo sul luogo del delitto, Luca torna in commissariato con un cesto di funghi e Toscani con due cani. Ma ad aspettarli c'è una sorpresa...

I fiori misteriosi ricevuti da Lara hanno un bigliettino con un messaggio molto importante. Luca però non è contento di quel regalo e cerca di concentrarsi sul lavoro.

Luca pensieroso e sospirante lo avevate mai visto? E Buttafuoco ansioso? Qui ci sono tutti e due.

Un pranzetto non proprio tranquillo. Luca ha finalmente l'azione che ha sempre cercato... peccato che qualcuno si è fatto male. Del resto, fa parte del mestiere.

Il primo sospettato si dichiara innocente, la balistica deve comunque dimostrarlo. Luca e Lara chiariscono alcune questioni in sospeso sulla loro vecchia relazione.

Ada e Pio sono di ritorno dalla lezione di Salsa e sono davvero contenti anche se ad Ada non è andata molto bene. Luca invece è sconsolato, ma chiacchierando con Ada riesce a scoprire cose interessanti utili alla sua indagine.

Il cellulare di Riccardo Longo è acceso, così Luca prova a chiamare e scopre dove si trova. Tuttavia, manca ancora la prova schiacciante che farà chiudere il caso.

Le indagini sul giallo del cacciatore sono a un punto morto. Manara si ritrova a parlare con il questore su questioni private. A fine giornata, Ada e Luca fanno una chiacchierata sulle donne che Luca ha fatto fuggire.

Ginevra capisce che Luca non è sereno, ma sarà per via di Lara o di Marta? Intanto, ha un'ottima intuizione sul caso.

Grazie ad un aneddoto di zia Caterina su Brigadiere, Luca ha un'intuizione che potrebbe servire a trovare Ascanio, il terzo cane della vittima scomparso dal giorno dell'omicidio.

I cani fanno il loro dovere trovando Ascanio. Nel tentativo di raggiungere il cane, Luca deve fare i conti con qualcuno che cerca di farlo fuori.

Il conte viene interrogato ed è così che il caso viene chiuso. I cani, Folgore e Rapido, sono stati di grande aiuto e vengono riconsegnati alla moglie di Ferruccio.