Dopo che Andrea ha rivelato quale era la sorpresa, i ragazzi si trovano a festeggiare con un sacco di amici.

Marta e Andrea si ritrovano un momento da soli nella stanza di Andrea e lei non perde occasione per ricordargli di quando stavano insieme. Alla fine Marta chiede ad Andrea di non partire, ma perché lui dovrebbe farlo?

Marta si mostra vulnerabile con Andrea. Racconta che con Roberto le cose non vanno bene e che molte volte avrebbe voluto chiamarlo. Andrea non crede a una parola e alla fine lei gli fa una proposta.

Cioni cerca di farsi raccontare da Andrea cosa è successo perchè pensa che si sia fatto fregare da Marta. Andrea invece si rivolge agli altri per chiedergli cosa hanno combinato.

La tensione alla festa è alta e si fa sentire. I ragazzi si confrontano con toni forti ma finiscono con il dichiararsi un affetto profondo.

La festa è finita e Cioni va in cerca di Ilaria per chiederle di non arrendersi. Le fa una proposta per la quale lei si prende un po' di tempo per pensare.

I ragazzi stanno per partire, ma si rendono conto che pur essendo in estate sono stati poco al mare e hanno fatto pochi bagni, così decidono di prendere una barchetta e andare.

I ragazzi sono sulla barca e sono rimasti senza benzina. Mentre discutono su chi avrebbe dovuto portare la tanica di benzina, decidono di cominciare a remare. Ma riusciranno a coordinarsi per andare nella stessa direzione?

Francesca e il suo compagno di viaggio hanno appena bucato!
Seguite le semplici istruzioni per cambiare una ruota, anche nel bel mezzo di una campagna!

Il documentario La passione e l’Utopia, viaggio nel cinema dei fratelli Taviani è un viaggio attraverso i luoghi che hanno contraddistinto l'opera dei registi e sceneggiatori Paolo e Vittorio Taviani, a partire dal paesaggio di San Miniato in Toscana, che li ha visti iniziare e dove tornano per raccontare se stessi.

Tra i ricordi dei fratelli Taviani ci sono i racconti della guerra e delle domeniche pomeriggio passate prima al catechismo e poi al cinema.

La passione per il cinema è forte ed evidente nei fratelli Taviani che da giovani raggiungevano i cinema dei paesini circostanti in bicicletta. Poi, il viaggio verso Roma e l'incontro con Zavattini per la produzione di un documentario tutto loro.

I fratelli Taviani hanno vinto tanti premi e sono riusciti a fare cinema grazie ad una forte passione. Il loro documentario fu però censurato e questo episodio diede loro l'idea per il titolo di uno dei loro più grandi capolavori.

L'attore Giulio Brogi racconta di come il suo ruolo nel film "I sovversivi" rispecchiasse perfettamente la sua personalità di giovane rivoluzionario. A questo capolavoro, prese parte anche un personaggio molto noto in Italia: Lucio Dalla, uno dei cantautori più famosi del nostro Paese.

Il film "Sotto il segno dello Scorpione" dà inizio a un cinema diverso, lontano dal realismo, nel quale gli attori oltre a raccontarne la trama, raccontano se stessi.