Difficoltà: Intermedio
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Imma ha convocato l'estetista che aveva fatto dei trattamenti a Stella ma dai suoi racconti non si evince niente di rilevante, neanche quando le viene chiesto perchè Stella avesse speso tanto per degli interventi estetici. Imma continua a pensare che le stia sfuggendo ancora qualcosa.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
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Dopo aver parlato con la signora Abate, Imma decide di convocare Francesco Calenzano per capire meglio a chi stava sorridendo Stella nella foto.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
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Imma parla con Francesco Calenzano, detto Franco, di quando erano giovani. Ricordano cosa facevano e che musica ascoltavano. Poi Calenzano racconta di una particolare estate dell'ottantotto.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
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Calenzano comincia a raccontare a Imma in che rapporti era con Stella e come sono andate le cose con la ragazza. Mentre parla, emergono dettagli del passato.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
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Calenzano finalmente racconta dettagliatamente come sono andate le cose quando ha dato il CD a Stella. Mentre l'atmosfera si stava scaldando, lo squillo del cellulare ha riportato l'uomo coi piedi per terra ma poi la situazione si è completamente ribaltata.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
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Calenzano conclude il suo racconto su cosa è successo con Stella, dopo il quale viene accompagnato fuori da Calogiuri. Il picolo Nicolas vuole parlare con Imma così la maestra lo accompagna da lei.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
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Pietro va da Cinzia per aiutarla a risolvere il problema che lei ha con la tastiera e si ritrova a fermarsi per cena. Intanto, a casa Imma riceve una telefonata che le risulterà molto utile.
Difficoltà: Intermedio
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Caterina Guzzanti è ospite di una scuola media di Afragola (NA), intitolata a Rita Levi Montalcini. Incontra gli studenti di un laboratorio di teatro per una lezione sull’importanza dell’immaginazione, che tanto ha significato nel suo lavoro di attrice e comica, ma anche in quello della grande ricercatrice torinese. Nel confronto con i ragazzi, si rende conto di non avere abbastanza informazioni sull'esistenza illustre di Rita Levi Montalcini. Così decide di tornare a scuola tra una settimana e di improvvisare uno spettacolo con i ragazzi.
Difficoltà: Intermedio
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La passione per lo studio del cervello, l’amore per la cultura e soprattutto la scoperta dello NGF, una proteina prodotta dalle cellule nervose di cui dirige il differenziamento e lo sviluppo, sono i motivi per cui Rita Levi Montalcini è stata insignita del premio Nobel nel 1986.
Difficoltà: Intermedio
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Una caratteristica che ha contraddistinto Rita Levi Montalicini è l'immaginazione, più precisamente l’idea che per fare grandi scoperte, nella scienza come nella vita, serve un po’ di coraggio di saper immaginare cose nuove.
Difficoltà: Intermedio
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Rita Levi Montalcini ha dedicato gran parte della sua vita ai giovani, e soprattutto ai giovani ricercatori, nei quali ha riposto fiducia, dando loro la possibilità di continuare a fare ricerca in Italia.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
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Da giovane, Rita Levi Montalcini, cresciuta in una famiglia che le ha dato la possibilità di essere una libera pensatrice, desiderava diventare un'infermiera. Da grande ha fatto molto di più, occupandosi anche delle donne povere e dei giovani.
Difficoltà: Intermedio
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Da bambina, Rita Levi Montalcini era timida ed insicura. Nonostante ciò, crescendo è riuscita ad opporsi al padre, che non voleva che si iscrivesse all’università, convinto che per una donna una carriera avrebbe significato una distrazione da quelli che nella sua visione del mondo dovevano essere i doveri di una moglie.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
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Se la cultura rende liberi, allora la soluzione per combattere le disuguaglianze sociali non può che essere l'istruzione. Rita Levi Montalcini ne è la prova: proveniente da una famiglia ebrea, ha vissuto e si è formata durante il regime di Mussolini.
Difficoltà: Intermedio
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A causa delle leggi razziali degli anni '40, Rita Levi Montalcini fu allontanata dall'università, ma continuò ad esercitare la sua professione aiutando i malati nelle zone più povere di Torino. Durante l'occupazione nazista, si nascoste a Firenze, poi nel 1947 si imbarcò sul Liberty ed approdò in America.
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