Daniela ci mostra altri tre modi usati per la formazione del superlativo assoluto, ovvero, ripetere l'aggettivo due volte, aggiungere un prefisso all'aggettivo e far precedere l'aggettivo da parole come "assai" o "oltremodo".

I Tonnarelli cacio e pepe sono uno dei piatti forti della tradizione romana, nel quale il Pecorino Romano è indispensabile. Una ricetta caratterizzata da pochi e semplici ingredienti e di veloce esecuzione. Scoprite di più con Anna e Marika.

Arianna e Mini, la sua amica, ci portano per le vie del centro storico di Lucca. Tra piazze e strade non ci si stanca mai di guardare questa meravigliosa città.

Anna si offre volontaria per l'interrogazione sul Lazio. Alle domande sulla geografia, il meteo, le attrazioni di questa regione, Anna risponde molto bene. Quale sarà il voto che le darà la maestra questa volta?

In questa nuova lezione Daniela ci spiega la formazione del superlativo assoluto.

Lara alla ghigliottina scrive la parola che secondo lei si abbina perfettamente alle 5 parole del gioco. Sarà quella giusta?

Lara è la nuova campionessa ed è il momento della ghigliottina. L'ultima volta che ha avuto a che fare con Carlo era in gara per Miss Italia.

Daniela ci spiega oggi quali sono gli avverbi che hanno sia forma regolare che irregolare e ci avvisa di stare molto attenti al comparativo di "bene".

Gli ultimi due concorrenti rimasti in gara rispondono a delle domande e solo uno di loro accederà all'ultimo gioco de L'Eredità, ovvero la Ghigliottina.

Daniela ci elenca delle forme irregolari di aggettivi che hanno doppia forma di comparativo.

Chi uscirà tra Massimiliano e Alessandra? E chi si sfiderà a duello?

Dopo l'eliminazione di un concorrente, si passa al gioco del bivio e anche qui siamo di nuovo vicini all'eliminazione di un altro concorrente.

Quest'anno vi auguriamo Buon Natale con una poesia di Alda Merini.

Nella lezione di oggi, Daniela ci fa degli esempi di frasi in cui possiamo usare sia "tanto/così" che "quanto/come", ma anche casi in cui i quattro avverbi non possono essere usati indifferentemente l'uno dall'altro.

La sfida continua e la domanda è sempre la stessa: cosa si può fare con il colluttorio?