14 cantine toscane hanno creato una rete di impresa, la Toscana Wine Architecture è promosso da Regione Toscana
in collaborazione con Vetrina Toscana e la Federazione delle Strade del Vino, dell'Olio e dei Sapori di Toscana. Queste cantine condividono la passione per il design e l'alta qualità del vino.

Se la mozzarella di bufala campana è deliziosa è anche merito delle coccole che riceve nelle fattorie dove viene allevata, proprio come in questa, dove tra un massaggio e una rinfrescata, si sente libera di farsi mungere.

La puntata dedicata al Lazio si conclude con delle riflessioni di Annalena sulla città di Roma e sulla famiglia di religione mista di Alessandro Piperno.

Donato Brenca fa il casaro da molti anni e attraverso l'esperienza ha imparato a migliore i prodotti senza dover cambiare metodo.

Annalena continua la chiacchierata con Piperno nel suo ristorante preferito. Mentre aspettano di mangiare, lo scrittore mostra alla giornalista alcune foto in cui lui stesso si definisce antipatico e ci spiega il perché.

"L'umidità si compra, ma non si vende": questa è la chiave perché la pasta sia buona. La pasta è semplice da fare e servono solo due ingredienti, ma quello che la rende speciale sono le condizioni perfette durante la produzione.

Mentre Alessandro Piperno spiega da dove nascono le cose che scrive sui suoi personaggi e da dove arriva la sua narrativa, capiamo anche quali sono le sue origini. Piperno poi racconta anche il divertente aneddoto riguardo al suo premio Stega.

Tra le esperienze gastronomiche che caratterizzano il nostro Paese, non poteva mancare la pasta. Andiamo a conoscere la famiglia Zampino che ha realizzato il sogno di riportare alla luce un antico mulino di Gragnano.

Lasciando la periferia di Roma, Annalena Benini si dirige ora verso un quartiere borghese dove incontra il professore e scrittore Alessandro Piperno. Lui ci racconta come ha vissuto la sua adolescenza e come vive il suo ruolo di scrittore.

Paolo e Stefania continuano a parlare dei ricordi e di come è nata l'azienda di famiglia e quali sono i prodotti a cui loro sono più affezionati.

Melania Mazzucco ci descrive una Roma di periferia, che esclude e che è in continua espansione. I suoi ricordi sono legati ai luoghi dell'infanzia che ci racconta in un aneddoto legato alla sua prima auto: la Cinquecento.

Un hobby con la regola della riservatezza: il cercatore di tartufo. Con l'aiuto dei cani, i cercatori fanno i loro percorsi senza mai rivelare quanti tartufi hanno trovato. Stefania e Paolo raccontano cosa faceva la loro madre per acquistare tartufi.

Con la storia del suo primo racconto, Melania parla di come è stato il rapporto con suo padre. La scrittrice pensava di poter custodire la scrittura e tenerla privata, ma grazie al suo nome non è andata proprio così.

In questo episodio, andiamo conoscere un prodotto molto particolare ma che non ha grandi segreti: il lardo. Andiamo nella sua patria, a Colonnata, per scoprire da dove nasce il connubio tra lardo e marmo e cosa lo rende così speciale.

Continua il giro attraverso Roma tra le storie degli scrittori che hanno scelto questa città. Oggi Annalena Benini incontra Melania Gaia Mazzucco, che racconta come si è trasformata Trastevere, il luogo della sua infanzia.