Difficoltà: Intermedio
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Nel 2001 anche il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi volle omaggiare la grandezza della scienziata, nominandola senatrice a vita. Il suo contributo politico era perfettamente in linea con i suoi interessi culturali e professionali e con il suo credo morale.
Difficoltà: Intermedio
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Al cinematografo, Elena è irrequieta e allo stesso tempo emozionata per la proiezione del film. Giuseppe arriva in ospedale con Vincenzo e sollecita suor Helga di avvisare la Prefettura per evitare un'epidemia di colera. Successivamente, Giuseppe e altri due medici vanno ai Quartieri Spagnoli e constatano le pessime, pressoché inesistenti, condizioni igienico sanitarie delle gente che vive in quel quartiere.
Difficoltà: Intermedio
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Rita Levi Montalcini sosteneva che l'Italia fosse ricca di capitale umano e lei non era impegnata solo nella scienza, ma anche nella società. Aveva un modo schietto e diretto di esprimersi in ogni circostanza. Sentiamo cosa hanno detto di lei parenti e non solo.
Difficoltà: Intermedio
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Rita Levi Montalcini non pensa di aver sacrificato la sua vita scegliendo di fare la scienziata anziché la moglie o la madre. La libertà nel seguire la sua passione, oltra alla sua determinazione, le hanno fatto raggiungere gli obiettivi che si era prefissa. Tutto un giorno sarà utile nella vita.
Difficoltà: Intermedio
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Cloe si precipita da Giorgio per annunciarlgi cosa ha scoperto, ma la sua reazione non è quella che lei si aspetta e se ne va di fretta. Umberto va a cercare Moscati che sta andando alla festa dove Elena lo aspetta, ma un sospetto sulla morte di un paziente gli fa cambiare programma.
Difficoltà: Intermedio
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Abituata alla semplicità, il premio Nobel Rita Levi-Montalcini affronta la formalità del cerimoniale di questo riconoscimento.
Nonostante il prestigio del premio però non sembra essere questo il momento più importante della sua vita.
Difficoltà: Intermedio
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La morte per tetano del piccolo Aniello fa soffrire molto Giuseppe e mette profondamente in crisi il suo ruolo di medico, impotente davanti a disgrazie del genere. Quella stessa sofferenza, però, rafforza la sua vocazione e lo riporta in ospedali tra i malati.
Difficoltà: Intermedio
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A causa delle leggi razziali degli anni '40, Rita Levi Montalcini fu allontanata dall'università, ma continuò ad esercitare la sua professione aiutando i malati nelle zone più povere di Torino. Durante l'occupazione nazista, si nascoste a Firenze, poi nel 1947 si imbarcò sul Liberty ed approdò in America.
Difficoltà: Intermedio
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Da bambina, Rita Levi Montalcini era timida ed insicura. Nonostante ciò, crescendo è riuscita ad opporsi al padre, che non voleva che si iscrivesse all’università, convinto che per una donna una carriera avrebbe significato una distrazione da quelli che nella sua visione del mondo dovevano essere i doveri di una moglie.
Difficoltà: Intermedio
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Ancora una volta, Giuseppe dà prova di essere un ottimo medico. La sua diagnosi sulla paziente trattata in sede di esame è giusta, al contrario di quella del professor De Lillo. Questo gli permette di diventare primo aiuto agli Incurabili. Giorgio non se la passa bene. Suo padre non è più disposto ad aiutarlo se non proverà a tutti di valere tanto quanto Giuseppe.
Difficoltà: Intermedio
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Rita Levi Montalcini ha dedicato gran parte della sua vita ai giovani, e soprattutto ai giovani ricercatori, nei quali ha riposto fiducia, dando loro la possibilità di continuare a fare ricerca in Italia.
Difficoltà: Intermedio
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Una caratteristica che ha contraddistinto Rita Levi Montalicini è l'immaginazione, più precisamente l’idea che per fare grandi scoperte, nella scienza come nella vita, serve un po’ di coraggio di saper immaginare cose nuove.
Difficoltà: Intermedio
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La passione per lo studio del cervello, l’amore per la cultura e soprattutto la scoperta dello NGF, una proteina prodotta dalle cellule nervose di cui dirige il differenziamento e lo sviluppo, sono i motivi per cui Rita Levi Montalcini è stata insignita del premio Nobel nel 1986.
Difficoltà: Intermedio
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Caterina Guzzanti è ospite di una scuola media di Afragola (NA), intitolata a Rita Levi Montalcini. Incontra gli studenti di un laboratorio di teatro per una lezione sull’importanza dell’immaginazione, che tanto ha significato nel suo lavoro di attrice e comica, ma anche in quello della grande ricercatrice torinese. Nel confronto con i ragazzi, si rende conto di non avere abbastanza informazioni sull'esistenza illustre di Rita Levi Montalcini. Così decide di tornare a scuola tra una settimana e di improvvisare uno spettacolo con i ragazzi.
Difficoltà: Intermedio
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Un finale molto emozionante che ci fa capire come alcune persone, grazie alla loro bravura e umanità, possono lasciare solo ricordi belli ed indelebili.
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