Difficoltà: Avanzato/Intermedio
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Nonostante Suor Elga continui a stargli addosso affinché le regole siano rispettate, Moscati riesce sempre bene nel suo lavoro. Il paziente che aveva salvato si risveglia e i suoi parametri sembrano ora buoni.
Difficoltà: Intermedio
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La passione per lo studio del cervello, l’amore per la cultura e soprattutto la scoperta dello NGF, una proteina prodotta dalle cellule nervose di cui dirige il differenziamento e lo sviluppo, sono i motivi per cui Rita Levi Montalcini è stata insignita del premio Nobel nel 1986.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
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Giorgio riesce a conquistare Cloe e questa volta le regala il vero anello di famiglia. Giuseppe porta Elena in un posto mozzafiato e un po' pericoloso e tra tante emozioni contrastanti i due si scambiano il primo bacio.
Difficoltà: Intermedio
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Una caratteristica che ha contraddistinto Rita Levi Montalicini è l'immaginazione, più precisamente l’idea che per fare grandi scoperte, nella scienza come nella vita, serve un po’ di coraggio di saper immaginare cose nuove.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
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L'eruzione del Vesuvio del 1906 è stata la più grande eruzione vesuviana del XX secolo. L’accumulo di cenere e lapilli causò crolli e distruzioni nei paesi vesuviani. In questa tragica situazione, emerse la capacità di Giuseppe Moscati di agire tempestivamente per salvare i malati intrappolati negli ospedali.
Difficoltà: Intermedio
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Rita Levi Montalcini ha dedicato gran parte della sua vita ai giovani, e soprattutto ai giovani ricercatori, nei quali ha riposto fiducia, dando loro la possibilità di continuare a fare ricerca in Italia.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
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L'amore non solo per il suo lavoro, ma soprattutto per le persone in difficoltà è la vera forza di Giuseppe Moscati, che compie un atto grandioso: salvare dal terremoto dei malati che erano stati rinchiusi in un ospedale.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
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Da giovane, Rita Levi Montalcini, cresciuta in una famiglia che le ha dato la possibilità di essere una libera pensatrice, desiderava diventare un'infermiera. Da grande ha fatto molto di più, occupandosi anche delle donne povere e dei giovani.
Difficoltà: Intermedio
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Ancora una volta, Giuseppe dà prova di essere un ottimo medico. La sua diagnosi sulla paziente trattata in sede di esame è giusta, al contrario di quella del professor De Lillo. Questo gli permette di diventare primo aiuto agli Incurabili. Giorgio non se la passa bene. Suo padre non è più disposto ad aiutarlo se non proverà a tutti di valere tanto quanto Giuseppe.
Difficoltà: Intermedio
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Da bambina, Rita Levi Montalcini era timida ed insicura. Nonostante ciò, crescendo è riuscita ad opporsi al padre, che non voleva che si iscrivesse all’università, convinto che per una donna una carriera avrebbe significato una distrazione da quelli che nella sua visione del mondo dovevano essere i doveri di una moglie.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
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Giorgio, forse mosso da un senso di rivalsa, decide di lasciare l'ospedale e Cloe. Suo padre è disposto ad aiutarlo a programmare la sua carriera. Giuseppe ritrova Aniello per strada, mentre dei ragazzini lo stanno insultando. Il ragazzo sembra sconvolto e ha una ferita sulla gamba, così Giuseppe lo porta in ospedale.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
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Se la cultura rende liberi, allora la soluzione per combattere le disuguaglianze sociali non può che essere l'istruzione. Rita Levi Montalcini ne è la prova: proveniente da una famiglia ebrea, ha vissuto e si è formata durante il regime di Mussolini.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
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Moscati cerca disperatamente Aniello e quando lo trova, Aniello gli chiede di portarlo al mare per imparare a nuotare per l'ultima volta...
Difficoltà: Intermedio
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A causa delle leggi razziali degli anni '40, Rita Levi Montalcini fu allontanata dall'università, ma continuò ad esercitare la sua professione aiutando i malati nelle zone più povere di Torino. Durante l'occupazione nazista, si nascoste a Firenze, poi nel 1947 si imbarcò sul Liberty ed approdò in America.
Difficoltà: Intermedio
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La morte per tetano del piccolo Aniello fa soffrire molto Giuseppe e mette profondamente in crisi il suo ruolo di medico, impotente davanti a disgrazie del genere. Quella stessa sofferenza, però, rafforza la sua vocazione e lo riporta in ospedali tra i malati.
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