Difficoltà: Intermedio
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I membri della famiglia Olivetti sono costretti a separarsi, perché restare nella loro bellissima casa è diventato troppo pericoloso.
Difficoltà: Intermedio
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Molta suspence e preoccupazione per quello che può accadere. I soldati tedeschi cercano un aviatore americano.
Difficoltà: Intermedio
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Uno spezzone contrastante con momenti di gioia e scene drammatiche.
Difficoltà: Intermedio
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Adriano riceve una brutta notizia dalla moglie e si ritira in collina per riflettere, ma finisce in una situazione molto rischiosa.
Difficoltà: Intermedio
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Dall'infanzia all'età adulta, i primi progetti e l'amore. Iniziamo a conoscere Adriano Olivetti.
Difficoltà: Intermedio
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La famiglia Olivetti in Italia rappresenta l'innovazione. Prima con le macchine da scrivere, poi con in primi computer. Questa serie, diretta dal nipote di Olivetti, Michele Soavi, in due puntate racconta la storia di un grande personaggio, Adriano Olivetti, e di tutto quello che è successo nella sua vita. La famiglia Olivetti ha vissuto ad Ivrea, in provincia di Torino. Qui ogni anno si festeggia un carnevale molto caratteristico durante il quale si lanciano delle arance https://www.storicocarnevaleivrea.it/
Difficoltà: Intermedio
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La seconda parte della canzone Via dell’inferno invece parla di un uomo drogato che sta cercando di smettere e di voler tornare dalla sua donna per iniziare una nuova vita.
Difficoltà: Intermedio
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Federica ci porta nel mondo fantastico dei pupezzi, che non sono dei semplici pupazzi, ma un modo creativo per cercare dentro di sé il bello e l'oscuro che abbiamo. Federica, insieme a molte persone che la seguono, va in giro con la sua Pupezza, le fa vivere una vita reale fondendo così due mondi: quello fantastico e quello reale.
Difficoltà: Intermedio
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Questa parte del documentario sulla storia linguistica dell'Italia fascista si concentra ancora sull'abolizione del "Lei", a favore del "Voi". La prima vittima fu una rivista settimanale femminile intotolata proprio "Lei", che chiaramente si riferiva a "lei" in quanto donna.
Difficoltà: Intermedio
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Il Duce non si limitò soltanto a perseguitare le minoranze linguistiche e a vietare i dialetti, ma sottopose la stessa lingua di Stato a una vera e propria epurazione. Moltissimi i prestiti che furono sostituiti da termini italiani. Ad esempio lo "shock" diventò urto di nervi. Anche la forma di cortesia "Lei" fu sostituita per legge dal "Voi" e a Torino fu allestita la celeberrima Mostra Anti Lei che culminò con la censura del pronome straniero e volgare.
Difficoltà: Intermedio
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In questa parte ci viene mostrato il lavoro di "pulizia" della lingua italiana. Un interessante viaggio nell'etimologia di nuovi termini.
Difficoltà: Intermedio
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Una delle strategie di Mussolini per manipolare le masse era quella di copiare in modo molto più banale le doti oratorie del grande scrittore italiano Gabriele D'Annunzio che proprio in quegli anni era molto conosciuto e apprezzato.
Difficoltà: Intermedio
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Mussolini vieta l'uso dei dialetti e delle lingue di minoranza parlate nelle regioni del Nord, a favore del processo forzato della cosiddetta "italianizzazione". Gli italiani erano costantemente bombardati dalla propaganda fascista e dai frequenti discorsi di Mussolini.
Difficoltà: Intermedio
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Si intitola Me Ne Frego il documentario dell'Istituto Luce a cura della linguista Valeria Della Valle e del regista Vanni Gandolfo, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia e dedicato alla "bonifica" fascista della lingua italiana. Un efficace viaggio nel tempo, il recupero di un'Italia dimenticata, ridicola nel suo purismo nazionalistico ma drammatica per la violenza dei divieti.
Difficoltà: Intermedio
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Cosa vuol dire sentirsi europei? La varietà delle lingue può essere un ostacolo alla reale unificazione? Umberto Eco risponde a queste domande e ci offre un interessante punto di vista.
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