Una nuova atleta si presenta in palestra, mentre la voglia di Enzo di far vincere i suoi ragazzi non smette di crescere.

La vita per qualcuno è semplice, per chi non ha scelta invece può essere un inferno, finché arriva la persona giusta a salvarti.

Per raggiungere un obiettivo bisogna anche saper superare le avversità, guardare avanti senza timore. È questo che si impara nella palestra di Scampia.

L'agente di Polizia Russo ha un bel po' da fare. Le preoccupazioni a casa Capuano non finiscono mai.

La vita a Scampia non è semplice per nessuno. Se poi ci si mette anche la salute...

Comincia una lezione, una lezione speciale dove tutti sono ammessi: anche Felice, un ragazzo ipovedente.

Nunzia bussa alla porta di Enzo per chiedergli di salvare suo figlio Sasà. Enzo vorrebbe salvare tutti i ragazzi del quartiere e per questo va contro i propri interessi.

Tutto comincia qui. Enzo Capuano si racconta e la storia comincia.

Questo film è basto su una storia vera. È ambientato a Scampia, un quartiere in periferia di Napoli abbandonato dallo Stato e sovraffollato. Il tasso di disoccupazione è tra i più alti in Italia e per questo motivo molti ragazzi cadono nella rete della Camorra. Gianni Maddaloni, padre di Pino Maddaloni, oro olimpico di Judo a Sydney 2000, ha scritto il libro "La mia vita sportiva", al quale questo film si ispira. Gianni è un maestro di Judo e salva centinaia di ragazzi dalla strada insegnandogli che solo il sacrificio e il lavoro onesto portano veri risultati.

Questa è una scena del film Chi si ferma è perduto del 1960, dove Totò nelle vesti di Antonio Guardalavecchia, cerca di corteggiare Giulia, sorella del presidente, per aggiudicarsi il posto di capufficio. La scena del balcone è simile a quella di Romeo e Giulietta di Shakespeare.

Calenzano finalmente racconta dettagliatamente come sono andate le cose quando ha dato il CD a Stella. Mentre l'atmosfera si stava scaldando, lo squillo del cellulare ha riportato l'uomo coi piedi per terra ma poi la situazione si è completamente ribaltata.

Calenzano comincia a raccontare a Imma in che rapporti era con Stella e come sono andate le cose con la ragazza. Mentre parla, emergono dettagli del passato.

Imma parla con Franco Calenzano di quando erano giovani. Ricordano cosa facevano e che musica asoltavano. Poi Calenzano racconta di una particolare estate dell'ottantotto.

Dopo aver parlato con la signora Abate, Imma decide di convocare Francesco Calenzano per capire meglio a chi stava sorridendo Stella nella foto.

Messo alle strette, De Nardis alla fine confessa come sono andate le cose. Viene quindi ritenuto responsabile sia della morte di Stella che di quella di Stacchio. Tuttavia Imma resta perplessa e continua a cercare informazioni.