Difficoltà: Avanzato/Intermedio
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La piazza dove Domenico e Franca si devono esibire è un mortorio, ma quando Domenico comincia a cantare tutto cambia.
Difficoltà: Intermedio
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Della Giovanna presenta gli altri ospiti e chiede a Ungaretti di raccontarci un po' della sua vita.
Difficoltà: Intermedio
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Mimmo racconta a Franca la sua infanzia e la sua gioventù proprio nei luoghi in cui ha vissuto.
Difficoltà: Intermedio
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Ungaretti racconta dei suoi caffè letterari nel 1912, ogni martedì a Parigi, dove si incontravano tanti artisti e poeti.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
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Giunti al paese, Domenico vuole vedere solo una persona in particolare. Parlando con Franca, Mimmo mostra la sua insoddisfazione per la sua carriera, ma le racconta di una proposta ricevuta dall'industria della musica.
Difficoltà: Intermedio
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Un poeta italiano e un poeta francese attrassero particolarmente Ungaretti. Di questi poeti, Ungaretti studiò il grande mistero della loro poesia.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
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Il pubblico francese non ha apprezzato la musica di Domenico Modugno, che decide quindi di partire per il Canada con la speranza di conquistare gli emigranti italiani con le sue canzoni.
Difficoltà: Avanzato/Intermedio
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In questa ultima parte del primo episodio sulla vita di Domenico Modugno, ascolterete un capolavoro della musica, uno dei brani italiani più famosi nel mondo. Tu si' 'na cosa grande è una canzone d'amore che riesce ad esprimere questo sentimento complesso in maniera semplice e vera.
Difficoltà: Intermedio
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Sansepolcro è la città della val Tiberina in Toscana nota per essere la patria di Piero della Francesca, uno dei personaggi più emblematici del Rinascimento italiano. Sansepolcro è anche un borgo ricchissimo di storia che ha mantenuto nel corso dei secoli il suo aspetto rinascimentale.
Difficoltà: Intermedio
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In base ad alcune ricostruzioni storiche, si narra che Anthony Clarke, un capitano dell’esercito inglese, salvò Sansepolcro dai bombardamenti del ‘44. Clarke ordinò ai suoi soldati di cessare il fuoco sulla città pierfrancescana perché si ricordò che questa custodiva quella preziosa opera d’arte che Aldous Huxley in un suo saggio del 1925 aveva descritto come “il dipinto più bello del mondo”: la Resurrezione di Piero della Francesca.
Difficoltà: Intermedio
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Il restauro della Resurrezione è stato un intervento articolato ed impegnativo, durato esattamente tre anni. L'intervento di restauro ha previsto una campagna diagnostica antecedente all'intervento, una graduale pulitura della superficie e il ritocco pittorico.
Difficoltà: Intermedio
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I restauratori preparano un impacco a base di un gel derivato dalle alghe marine più un solvente che formerà un impacco per la prima pulitura dell'opera d'arte.
Difficoltà: Intermedio
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Non si può passare da Sansepolcro senza visitare la casa natale di Piero della Francesca, che oggi è la sede della Fondazione Piero della Francesca. Un'altra opera degna di nota dell'artista è il suo Ercole, un affresco a metà tra mito e realtà.
Difficoltà: Intermedio
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La Resurrezione di Piero della Francesca, simbolo civico di Borgo Sansepolcro, è stata realizzata con una tecnica mista: in parte Piero usò la tecnica dell’affresco, ma ampie zone sono state realizzate invece con tempera grassa. Tuttavia, i restauratori hanno dovuto fare i conti con i danni causati da un vecchio trattamento che ha ripulito l'opera con acqua maestra, una sostanza molto aggressiva.
Difficoltà: Intermedio
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Per uno storico dell'arte che si approccia a restaurare un'opera come la Resurrezione di Piero della Francesca, è sicuramente interessante capire quale fosse il risultato finale che l'autore aspirava ad ottenere. Tuttavia, nel caso di quest'opera, tutta la parte iniziale della progettazione dell'artista è andata persa.
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