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Mentre Pasolini gira delle riprese, gli viene chiesto cosa ha rappresentato il neorealismo in Italia. Sentiamo qual è il suo punto di vista e cosa racconta della storia dell'italiana nel suo panorama culturale.
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In questa intervista, a Pasolini viene chiesto se crede nello sviluppo e nel progresso. Gli viene anche chiesto in che modo trae ispirazione dal Vangelo e sentiamo qual è la visione delle cose del mondo dello scrittore.
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Pasolini non vuole parlare dei suoi nemici, ma ci dice invece quali sono le persone che ama di più. Racconta anche di come i suoi film d'elite fossero in realtà una polemica contro la cultura di massa.
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Il giornalista sindacale chiede a Pasolini di rivedere la sua posizone riguardo a quanto dichiarato sul rivolgersi alle élite. Pasolini risponde che c'è stato un malinteso e spiega cosa intende.
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Pasolini continua a chiedere alle persone in spiaggia cosa ne pensano del divorzio e così emergono pareri contrastanti fra uomini e donne. Durante una trasmissione sul ciclismo, viene chiesto a Pasolini per quale motivo si trovi lì e la sua risposta è molto semplice.
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Pasolini spiega per quale motivo ha scelto come tema il profilo di una città e quali sono le difficoltà che ha incontrato quando questo tema viene contaminato con dettagli estranei o moderni. Dice anche che tutte le opere sono degne di essere difese con lo stesso entusiasmo.
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Prosegue il tema della difesa della forma della città proposto da Pasolini. Si trova tra Orte e Sabaudia e da qui spiega per quale motivo ha scelto di difendere un passato anonimo e popolare.
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Pier Paolo Pasolini discute gli effetti che il fascismo ebbe sull'Italia. Parla della città di Sabaudia, città a 95 chilometri da Roma, costruita dal governo fascista sulle paludi bonificate dell'antico Agro Pontino, e di come, successivamente, abbia preso piede la cultura del consumismo.
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A fare da colonna sonora in questo video c'è "La storia sbagliata", canzone scritta e cantata da Fabrizio De Andrè proprio per Pier Paolo Pasolini, dopo la sua tragica uccisione avvenuta il 2 novembre 1975.
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Se le opere di Piero della Francesca sono rimaste indenni nonostante i bombardamenti della Seconda guerra mondiale, lo si deve a storici dell'arte e restauratori come Ugo Procacci.
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Dodici minuti di documentario sulla corsa più bella del mondo con eccezionali immagini storiche ed emozionanti filmati dei giorni nostri. Ecco la prima di tre parti. Allacciate le cinture!
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Quanti chilometri percorsi! In questo segmento del documentario, oltre ad avere delle informazioni sulla moderna Mille Miglia, vediamo anche una bellissima Ingrid Bergman che aspetta il suo amato Rossellini di ritorno dalla gara.
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Avvincente, emozionante, ecco l'ultima parte del documentario sulla gara più bella del mondo! Allacciate le cinture di sicurezza ;)
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Eva va dal suo fidato amico Augusto e poi con Dante al mercato. Mentre con Augusto Eva è molto affettuosa con Dante quasi l'opposto.
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A lezione con Marioni le cose prendono una brutta piega. Matteo ha commesso un errore e il maestro, molto innervosito, non esita a far notare a tutti che è lui che comanda.
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