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Imma va a cercare informazioni sul terremoto degli anni Ottanta e tra gli articoli di giornale spunta il nome di Antonio Scaglione. Decide quindi di andare a trovarlo e di farsi raccontare un po' di cose.
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Qui parla il pasticciere del ristorante "In Galera" che ci racconta quanto il suo sia un ruolo rispettabile e come lo faccia sentire utile e importante. La cosa che gli piace di più è preparare i dolci per le visite dei familiari.
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Per sfuggire ai controlli, Michele suggerisce a Riccardo di corrompere un dirigente della ASL con mille Euro e di fargli chiamare l'ARPA per bloccare il controllo del terreno al Nido. Riccardo, anche se a disagio, si reca negli uffici della ASL.
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Imma si presenta da Scaglione e gli dice tutto quello che sa, che ha scoperto e che sospetta sui terreni contaminati e sulla morte di don Mariano. Non ha ancora le prove di quello che dice, ma non ha intenzione di fermarsi.
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La signora Silvia racconta di quanto sia importante il lavoro nella cucina. Non solo tutti i detenuti che lavorano lì percepiscono una vera busta paga, ma anche un'evidenza nel curriculum.
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Nel tentativo di ammazzarsi, Mario si lancia dalla finestra finendo al pronto soccorso con una contusione. Mentre Michele cerca di divincolarsi dagli approcci di Iolde, Riccardo chiama per dire che Menicucci è arrivato.
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La signora Silvia e lo chef Davide discutono in merito a una prenotazione e la titolare sostiene che Davide dovrebbe essere più flessibile in merito alla variazione comunicata dalla cliente. La signora Silvia racconta anche dell'introduzione delle misure alternative.
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Riccardo sta cercando di dare la mazzetta alla persona indicata da Michele, ma sbaglia e trova un uomo che gli fa una scenata. Intanto al Nido arriva una scolaresca che chiede di Eleonora.
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Imma riceve un pacco che contiene il tablet di don Mariano. Il biglietto che lo accompagna dice che lì dentro si trovano tutte le prove che don Mariano aveva raccolto. Il mittente è preso dai sensi di colpa e quando Calogiuri lo raggiunge, è già troppo tardi.
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"Il detenuto non è un reato che cammina". La signora Silvia ci tiene a sottolineare che ci sono molte storie all'interno del carcere e ognuna merita rispetto. È sano che la società esterna conosca sempre di più il carcere.
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Eleonora si era dimenticata che la sua amica insegnante avrebbe portato i ragazzi in gita al Nido e chiede aiuto a Chiara per accoglierli. Nel frattempo arriva la polizia mentre Michele è al telefono.
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Imma riassume con Calogiuri come sono andate le cose in merito alla morte di don Mariano e ricostruendo la vicenda decide di inviare agli interessati qualche avviso.
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Davide racconta come vive in semi libertà e come questo gli permetta di passare metà dell'anno a casa. Questa condizione però ha degli obblighi che vanno rispettati. Davide ha imparato a vedere il mondo da un'altra prospettiva e questo gli ha insegnato tanto.
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Riccardo tenta di avvicinarsi e parlare con Menicucci per ben due volte chiedendo anche consiglio a Michele su come fare, ma non ci riesce. Al Nido, la classe in visita non sembra essere molto propensa ad ascoltare la storia del posto.
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È arrivato il giorno della festa della Bruna, ma Imma e Calogiuri stanno finendo di lavorare. Una volta concluso, Calogiuri esprime ad Imma tutto quello che pensa e che prova con grande sorpresa di Imma che pensava fosse un ragazzo di poche parole.
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