Federico Fellini parla del protagonista del suo capolavoro cinematografico "La Dolce Vita", e lo descrive come un uomo comune, pieno di paure e speranze, proprio come ognuno di noi.

Il Commissario riconosce la vittima di un omicidio ritrovata da un pescatore in acqua senza documenti. Si tratta di Charles Ferrant.

La cucina del passato, a cui siamo legati a livello emozionale, era una cucina composta da odori, sapori, fumi e colori...

Violetta scrive una lettera d'addio ad Alfredo. Alfredo si sente abbandonato e decide di andare ad una festa alla quale, sicuramente, parteciperà anche Violetta. Ma lì, le cose si mettono male... Alfredo sfida a duello il barone e la malattia di Violetta peggiora terribilmente.

Per fortuna il Commissario e Lara vengono salvati in tempo. Intanto, nuovi elementi rendono più chiaro il caso del Conte e del barbone.

Nonostante non disponesse di un mandato, il Commissario Manara decide di perlustrare il terreno del Cioni coinvolgendo Lara. I due, per sfuggire a dei bull terrier, finiranno in un camioncino che trasporta carne destinata al macello.

Anna e Marika vestono i panni di Violetta e di Alfredo Germont, i protagonisti de "La Traviata", un'opera in tre atti di Giuseppe Verdi.

In questo estratto dell'intervista, Fellini spiega che alcune scene de "La Dolce Vita" sono state girate in Via Veneto, altre, invece, in uno dei teatri di Cinecittà che ha preso le sembianze di una delle vie più famose di Roma.

Cioni, il vicino di casa e il commerciante di vini rivale del Conte, è interrogato da Manara e Lara, Senza un mandato però, non gli è permesso fare molto.

Alcune sublimi espressioni della cucina italiana, famosa ed apprezzata in tutto il mondo, hanno origini inaspettatemente umili e sono ispirate a contesti popolari...

Grazie all'indizio procurato dalla zia, Lara trova l'ultima persona che ha visto il Conte prima della sua sparizione. Nel frattempo, nuove tracce anche sulla faccenda del barbone ucciso in un incidente: viene trovata un'auto con il parabrezza rotto, senza targa e con del sangue che però non è quello della vittima.

Oltre ai commenti di Fellini, in questa parte dell'intervista possiamo godere di alcune riprese del film, in particolare, della scena nella Fontana di Trevi con Anita Ekberg.

Lara convince sua zia a parlare con Malvina, la governante del Conte Lapo. Recandosi da lei con Brigadiere, riuscirà a portare a Lara un biglietto con un nome ed un indirizzo.

Gualtiero Marchesi ricorda i primi anni della sua vita e quelli della guerra vissuti a San Zenone Po.

Siamo in commissariato. Il Commissario e Lara intervistano l'enologo di fiducia del Conte.