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L'arrivo di Giulia Chiamparini, l'esperto in Beni Culturali, porta un bel pò di scompiglio in commissariato!!
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Manara si reca dalla madre di Marcuccio,il giovane e scrupolosissimo assistente di Fazi affetto da un lieve ritardo mentale,che sembra essere scomparso. Intanto, il questore convoca Lara e Luca ed affianca loro un esperto per la tutela dei beni culturali da Roma in vista della presentazione mondiale dei carteggi di Leopardi che stava organizzando proprio Fazi.
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Adelmo Fazi, curatore della biblioteca comunale del paese, è la vittima dell'omicidio che dovrà risolvere Manara. Gli elementi a disposizione del Commissario e dei suoi collaboratori sono ancora pochi: un colpo letale, delle grandi impronte sul pavimento, l'assistente bibliotecario che manca all'appello e forse nella biblioteca è avvenuto anche un furto.
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Un nuovo episodio della serie il Commissario Manara che si apre con un omicidio e con un pacco ricco di prelibatezze siciliane spedito dalla mamma del Commissario.
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A volte, le apparenze ingannano. Lara si rende conto che il Commissario Manara non è poi così male, come commissario... e magari, prima o poi, glielo dirà.
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Il Commissario Manara deve fare i conti con il suo superiore a causa dei suoi metodi investigativi sempre un po' fuori dalle righe. Ma, anche se minacciato che verrà spedito in un paesino sperduto in Sardegna, Manara difende le sue azioni e non si lascia intimidire.
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Andando a chiedere spiegazioni, Flavia confesserà di aver commesso lei l'omicidio e di aver fatto di tutto per farsi scoprire: dalla rosa e biglietto vicino al corpo fino allo stesso veleno con cui la sorella si era tolta la vita.
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L'indizio fondamentale si rivela essere il quadro che Caterina aveva portato qualche giorno prima. In quel ritratto l'uomo indossava un ciondolo che, a quanto racconta Ginevra, portava anche la sera che è stato ucciso.
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Mentre osserviamo da vicino la preparazione di uno dei piatti storici di Gualtiero Marchesi, arriviamo alla fine del nostro viaggio attraverso il mondo e la tradizione della gastronomia italiana.
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Hai mai visto un frigorifero vecchio di 56 anni? Sapevi che le pecore si usavano anche come giardinieri? Non perderti l'ultima parte del racconto affascinante della signora Giuseppina.
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Le lettere ritrovate a casa del defunto sono lettere d'amore scritte da Serena, la figlia del notaio Castrucci, che era da tempo innamorata del ragazzo, ma non ricambiata.
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Quando a Roma si andava a cavallo, Al Biondo Tevere c'era ed era pronto per accogliere: Pasolini, Elsa Morante, Bertolucci, Dolores Ibárruri Gómez detta la Pasionaria e tanti altri artisti e non.
La signora Giuseppina ci prende per mano e ci guida nel suo viaggio nel tempo.
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Esce fuori un altro elemento importante per la risoluzione del caso, rappresentato dalle lettere che vengono ritrovate a casa di Poggiali. Lara li confronta con il biglietto trovato accanto al corpo morto.
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"il cibo è cultura": cerchiamo di capire cosa significa esattamente questa frase.
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Luca e Lara cercano di seguire la pista dell'avvelenamento. Si recano al funerale della vittima e osservando la folla i loro dubbi aumentano e sorgono nuovi sospetti.
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