Questo film è basto su una storia vera. È ambientato a Scampia, un quartiere in periferia di Napoli abbandonato dallo Stato e sovraffollato. Il tasso di disoccupazione è tra i più alti in Italia e per questo motivo molti ragazzi cadono nella rete della Camorra. Gianni Maddaloni, padre di Pino Maddaloni, oro olimpico di Judo a Sydney 2000, ha scritto il libro "La mia vita sportiva", al quale questo film si ispira. Gianni è un maestro di Judo e salva centinaia di ragazzi dalla strada insegnandogli che solo il sacrificio e il lavoro onesto portano veri risultati.

Tutto comincia qui. Enzo Capuano si racconta e la storia comincia.

Nunzia bussa alla porta di Enzo per chiedergli di salvare suo figlio Sasà. Enzo vorrebbe salvare tutti i ragazzi del quartiere e per questo va contro i propri interessi.

Comincia una lezione, una lezione speciale dove tutti sono ammessi: anche Felice, un ragazzo ipovedente.

La vita a Scampia non è semplice per nessuno. Se poi ci si mette anche la salute...

L'agente di Polizia Russo ha un bel po' da fare. Le preoccupazioni a casa Capuano non finiscono mai.

Per raggiungere un obiettivo bisogna anche saper superare le avversità, guardare avanti senza timore. È questo che si impara nella palestra di Scampia.

La vita per qualcuno è semplice, per chi non ha scelta invece può essere un inferno, finché arriva la persona giusta a salvarti.

Una nuova atleta si presenta in palestra, mentre la voglia di Enzo di far vincere i suoi ragazzi non smette di crescere.

Il maestro torna a casa con una sorpresa che rende felici gli allievi della scuola. Finalmente si parte per Roma!