Il Duce non si limitò soltanto a perseguitare le minoranze linguistiche e a vietare i dialetti, ma sottopose la stessa lingua di Stato a una vera e propria epurazione. Moltissimi i prestiti che furono sostituiti da termini italiani. Ad esempio lo "shock" diventò urto di nervi. Anche la forma di cortesia "Lei" fu sostituita per legge dal "Voi" e a Torino fu allestita la celeberrima Mostra Anti Lei che culminò con la censura del pronome straniero e volgare.
Una grande novità nel mondo del cinema: arriva il suono. La propaganda ne approfitta, ma non sembra una buona idea.
Corrispondenze nella trascrizione
Caption 21 [it]: Perfino qualche pronome "Lei" sfugge al controllo, ma viene subito corretto. Caption 21 [it]: Perfino qualche pronome "Lei" sfugge al controllo, ma viene subito corretto.
Questa parte del documentario sulla storia linguistica dell'Italia fascista si concentra ancora sull'abolizione del "Lei", a favore del "Voi". La prima vittima fu una rivista settimanale femminile intotolata proprio "Lei", che chiaramente si riferiva a "lei" in quanto donna.
Corrispondenze nella trascrizione
Caption 21 [it]: disegnando il pronome "Voi". Caption 21 [it]: disegnando il pronome "Voi".