Nell'ultima parte della lezione sulle proposizioni subordinate relative, Daniela ci mostra come si formano quelle implicite e ci ricapitola la formazione sia delle implicite che delle esplicite prima di salutarci.

Ecco le restanti preposizioni semplici: con, su, per, tra, fra. Tanti esempi e spiegazioni per ognuna di loro.

Dopo aver visto le preposizioni semplici ecco quelle articolate, quali sono e come si usano.

In questo video, Marika ci parla delle preposizioni articolate "al", "ai", "agli", "alla", alle" e "all" apostrofato. Buona visione.

In questo video vedrai come si formano e come si usano le preposizioni articolate "dal", "dai", "dagli", "dalla", "dalle" e "dall'".

In questo video vediamo degli esempi con: nel, nei, nella, nelle, negli e nell'. Buona visione.

In questa parte Marika fa degli esempi con le preposizioni articolate "sul", "sui", "sugli", "sulla", "sulle" e "sull" più apostrofo. Buona visione.

In questa ultima parte dedicata alle preposizioni articolate scopriamo delle eccezioni come collo, colla, cogli e come si usano gli articoli "lo" e "gli".

In questa prima parte dedicata agli articoli partitivi, ripassiamo con Marika gli articolo determinativi ed indeterminativi prima di entrare nel dettaglio delle regole che governano gli articoli partitivi.

L'articolo partitivo si usa per indicare una parte non precisa di un'unità più grande. Marika fornisce un esempio per ciascun articolo partitivo.

In questa lezione si parla di parole polisemiche, ovvero parole che hanno più significati come: piano, credenza e tempo.

Pronti a scoprire nuove parole polisemiche? In questo video Marika ci parla delle parole "albero", "batteria" e "dado".

Se non sai ancora cosa significano le frasi "non c'è campo" e "fare squadra", guarda questo video in cui Marika parla di altre quattro parole polisemiche.

L’articolo partitivo indica una parte indeterminata di un insieme, una quantità imprecisata. Si tratta di una funzione particolare delle preposizioni articolate create con la preposizione semplice di.

Marika ci parla degli omofoni, parole o locuzioni uguali esclusivamente per il suono. Il loro significato, infatti, dipende quasi sempre dal contesto in cui queste parole sono inserite.