L'effetto domino ha inizio! Dove si comincia?

Le indagini sono ormai cominciate e già c'è il sentore che ci sia lo zampino di qualcuno.

L'ispettore Manara è su tutte le furie per la decisone del questore, ma non c'è tempo per lamentarsi.

Luca racconta alla segretaria Alessandra come trascorrerà la sua settimana di ferie ma...

La leggenda del Raggio Verde si avvera ma solo due persone tra tutti riescono a vederlo.

Ignorando le regole Lara e Luca finiscono in un bel guaio...

Lara è infervorata da una intuizione e si reca con Luca sul posto per confermare i suoi sospetti, ma non è possibile effettuare la verifica.

Sardi e Rubino scoprono dei precedenti su Nicasto. Così Lara, con il prezioso aiuto della zia, prova a trovare una pista per risolvere il caso.

Le cose si fanno sempre più interessanti e le piste che sembravano ormai certe, celano altri misteri.

Ormai ci stiamo avvicinando sempre di più alla soluzione dei casi. Luca canta a squarciagola "Vita spericolata" di Vasco Rossi e come per magia quello che chiede si avvera all'istante!

Ormai i nodi stanno arrivando al pettine, non solo quelli dei due casi.

Dietro una bugia si nasconde una verità che no può ancora essere svelata. Scopri chi mente.

Il cerchio si allarga e altre persone vengono coinvolte in uno dei due casi aperti.

Si fanno piccoli passi avanti nelle indagini e zia Caterina fa la sua parte.

L'aria è frizzante nonostante l'autopsia. Un incontro improvviso fa illuminare il volto di Lara.

Anche Lara ha cominciato ad investigare sul mistero Etrusco e proprio mentre sta eseguendo le indagini scopre una gratificante realtà.

Manara comincia le indagini sulla pesca imprevista e mentre sta sotterrando l'ascia di guerra con Lara, il questore gli ricorda l'urgenza del primo caso.

Si ricomincia con un nuovo mistero... questa volta abbiamo a che fare con la antica civiltà degli Etruschi e un bottino di pesca molto diverso dal solito.

Finalmente Marcuccio è al sicuro a casa di Caterina, tutti ne sono contenti e finalmente può tornare a casa con la sua mamma! Per il suo compleanno, il commissario trova una bella sorpresa ad aspettarlo...E Lara invece? Non perdete la parte finale di questo episodio!

Grazie al suo formidabile intuito, Manara trova il colpevole: la Signora Romei che racconta perché e come ha ucciso Fazi.
Nel frattempo, Toscani, finito in ospedale, è diventato l'eroe del Questore.

Toscani non è così contento di organizzare una festa di compleanno per il collega che gli ha "soffiato" il lavoro e la moglie rincara la dose stuzzicandolo riguardo alla loro vita di coppia. Durante la festa, Luca ha una illuminazione per la risoluzione del caso e lascia perciò i festeggiamenti per precipitarsi all'ospedale con due colleghi.

Marcuccio è in ospedale e zia Caterina va a trovarlo sperando di poter parlare con lui. Tuttavia, Marcuccio ripete solo i versi di Leopardi. Nel frattempo, in Commissariato, Romei rivendica le sue lettere.

Lara si confida con la zia, mentre in commissariato Manara e Toscani discutono di Romei, che reclama le lettere, e di Marcuccio, forse l'unico testimone dell'omicidio di Fazi.

Giulia ha davvero fatto un ottimo lavoro mentre Luca ha fallito lasciandosi scappare l'assassino... Prima di andarsene Giulia vuole chiudere un altro affare in sospeso ma senza l'aiuto di Lara.

Luca e Giulia sono finalmente soli, in macchina, di notte, in un luogo solitamente frequentato dalle coppie di innamorati. Che faranno?...

Dopo una nottata con Brigadiere, Luca finalmente trova Marcuccio. Ma il caso non è affatto risolto, il capo di Manara fa pressione su di lui affinché si scopri l'assassino.

Marcuccio, in preda alla fame, si è recato dall'unica persona di cui si fida, ovvero Caterina, la zia di Lara. Purtoppo però, così come è apparso, riscompare lasciandosi dietro solo la giacca e nemmeno Brigadiere, il cane lupo di Lara, riesce a scovarne le tracce, dal momento la pioggia battente copre ogni odore.

Il mistero si infittisce quando un sospetto viene interrogato: la sera dell'omicidio si trovava con la vittima. L'unica persona che può confermare o smentire l'alibi non si trova... e, nel frattempo, viene intercettata una telefonata. Siamo ad una svolta?

Tra notti insonni e delitti, ormai Manara non si sconvolge più davanti a niente, e riesce persino a consumare il pranzo mentre esamina il corpo della vittima. Ginevra ha una soluzione per farlo tornare alla normalità...

La polizia intercetta una chiamata fra Marcuccio e la madre, ma la telefonata è troppo breve per poter essere rintracciata. Giulia e Lara trascorrono la serata a guardare il filmino della famigerata festa e il giorno dopo, Lara riporta a Manara un paio di novità molto interessanti!

Lara e Giulia scambiano due chiacchiere e vanno a finire a parlare di Luca Manara... che nel frattempo si trova alle prese con l'interrogatorio di Romei e della moglie, una donna piuttosto sfacciata che non leva gli occhi di dosso al commissario.

L'arrivo di Giulia Chiamparini, l'esperto in Beni Culturali, porta un bel pò di scompiglio in commissariato!!

Manara si reca dalla madre di Marcuccio,il giovane e scrupolosissimo assistente di Fazi affetto da un lieve ritardo mentale,che sembra essere scomparso. Intanto, il questore convoca Lara e Luca ed affianca loro un esperto per la tutela dei beni culturali da Roma in vista della presentazione mondiale dei carteggi di Leopardi che stava organizzando proprio Fazi.

Adelmo Fazi, curatore della biblioteca comunale del paese, è la vittima dell'omicidio che dovrà risolvere Manara. Gli elementi a disposizione del Commissario e dei suoi collaboratori sono ancora pochi: un colpo letale, delle grandi impronte sul pavimento, l'assistente bibliotecario che manca all'appello e forse nella biblioteca è avvenuto anche un furto.

Un nuovo episodio della serie il Commissario Manara che si apre con un omicidio e con un pacco ricco di prelibatezze siciliane spedito dalla mamma del Commissario.

A volte, le apparenze ingannano. Lara si rende conto che il Commissario Manara non è poi così male, come commissario... e magari, prima o poi, glielo dirà.

Il Commissario Manara deve fare i conti con il suo superiore a causa dei suoi metodi investigativi sempre un po' fuori dalle righe. Ma, anche se minacciato che verrà spedito in un paesino sperduto in Sardegna, Manara difende le sue azioni e non si lascia intimidire.

Andando a chiedere spiegazioni, Flavia confesserà di aver commesso lei l'omicidio e di aver fatto di tutto per farsi scoprire: dalla rosa e biglietto vicino al corpo fino allo stesso veleno con cui la sorella si era tolta la vita.

L'indizio fondamentale si rivela essere il quadro che Caterina aveva portato qualche giorno prima. In quel ritratto l'uomo indossava un ciondolo che, a quanto racconta Ginevra, portava anche la sera che è stato ucciso.

Le lettere ritrovate a casa del defunto sono lettere d'amore scritte da Serena, la figlia del notaio Castrucci, che era da tempo innamorata del ragazzo, ma non ricambiata.

Esce fuori un altro elemento importante per la risoluzione del caso, rappresentato dalle lettere che vengono ritrovate a casa di Poggiali. Lara li confronta con il biglietto trovato accanto al corpo morto.

Luca e Lara cercano di seguire la pista dell'avvelenamento. Si recano al funerale della vittima e osservando la folla i loro dubbi aumentano e sorgono nuovi sospetti.

Lara decide di interrogare il medico legale, anche se quest'ultima era già stata sentita dal commissario. Manara lo scopre e decide di raccontarle che pista sta seguendo.

In una serata più malinconiche delle altre Lara si rifugia a dormire nel letto della zia, alla quale racconterà perché proprio non può sopportare Luca, tanto da essere intenzionata a chiedere il trasferimento.

Scudieri, il suonatore di grancassa della banda, è sospettato di centrare con l'omicidio di Poggiali. L'uomo, furioso per le insinuazioni del commissario, colpisce Toscani in faccia. Nel frattempo, Lara crede che Manara stia coprendo il medico legale.

Manara sta interrogando la donna che ha dipinto Lorenzo Poggiali in una situazione piuttosto intima, quando riceve una telefonata dal notaio che ha delle informazioni importanti.

La signora Caterina, zia dell'ispettore Rubino, si reca in commissariato con un dipinto che potrebbe rivelarsi utile ai fini dell'indagine.

L'arma del delitto è stata identificata e l'ispettore Rubino riesce ad entrare nel PC della vittima trovato durante un sopralluogo.

Il Commissario si reca nell'appartamento del clarinettista trovato morto in teatro e due poliziotti della sua squadra convocano il capobanda per un interrogatorio.

I componenti della banda vengono convocati in commissariato ed ascoltati uno per uno dal Commissario e dalla sua squadra.

Non appena Ginevra, il medico legale, arriva sulla scena del delitto sembra sentirsi male. Dalle prime indagini svolte sembra di capire che Poggiali fosse un dongiovanni.

Il commissario Manara è una serie televisiva italiana di genere poliziesco che ha come attore protagonista Guido Caprino, nel ruolo di Luca Manara. Il genere è un binomio di giallo poliziesco e commedia sentimentale.
La serie è stata mandata in onda su Rai 1.

Il Questore non è affatto entusiasta del comportamento del Commissario nell'ultima indagine. Manara, però, riesce ad ottenere gli arresti domiciliari per Malvina e per il Conte. Con Lara, tuttavia, dovrà pazientare ancora per un po'!

Malvina e il Conte sono complici del delitto di Charles Ferrant avvenuto nella cantina dopo l'ennesima minaccia della vittima al Conte.

Nonostante la confessione del Conte, Lara e il Commissario hanno ancora dei dubbi sul caso. Si recano quindi nella cantina del Conte e fanno una scoperta esplosiva!

Il Conte Lapo torna in scena. Si reca in Commissariato per raccontare la sua vicenda anche se non ricorda molti particolari.

Ottenuto il mandato di perquisizione, Manara si reca nuovamente dal Cioni per vedere il fucile con il quale è stato ucciso Charles Ferrant. Nonostante un tentativo di fuga, Cioni viene portato in caserma per un interrogatorio.

Il Commissario, con il valido aiuto di Lara, si avvicina sempre più a smascherare l'assassino che ha ucciso Charles Ferrant e il barbone. Ma a quante pare il colpevole non è solo uno...

Il Commissario riconosce la vittima di un omicidio ritrovata da un pescatore in acqua senza documenti. Si tratta di Charles Ferrant.

Per fortuna il Commissario e Lara vengono salvati in tempo. Intanto, nuovi elementi rendono più chiaro il caso del Conte e del barbone.

Nonostante non disponesse di un mandato, il Commissario Manara decide di perlustrare il terreno del Cioni coinvolgendo Lara. I due, per sfuggire a dei bull terrier, finiranno in un camioncino che trasporta carne destinata al macello.

Cioni, il vicino di casa e il commerciante di vini rivale del Conte, è interrogato da Manara e Lara, Senza un mandato però, non gli è permesso fare molto.

Grazie all'indizio procurato dalla zia, Lara trova l'ultima persona che ha visto il Conte prima della sua sparizione. Nel frattempo, nuove tracce anche sulla faccenda del barbone ucciso in un incidente: viene trovata un'auto con il parabrezza rotto, senza targa e con del sangue che però non è quello della vittima.

Lara convince sua zia a parlare con Malvina, la governante del Conte Lapo. Recandosi da lei con Brigadiere, riuscirà a portare a Lara un biglietto con un nome ed un indirizzo.

Siamo in commissariato. Il Commissario e Lara intervistano l'enologo di fiducia del Conte.

Delle tracce di sangue potrebbero portare a nuovi indiziati. Intanto, tra Lara e il Commissario continuano i battibecchi...

Il Commissario Manara e la sua squadra continuano le ricerche dell'investitore che ha ucciso un barbone. Intanto, Lara torna al lavoro con delle utili informazioni.

Il Commissario Manara si reca sul luogo in cui è stato trovato un uomo morto: un incidente dovuto all'alcol o un omicidio? Un testimone forse potrà aiutare il Commissario e i suoi collaboratori a risolvere il caso. Lara, intanto, riceve una telefonata dal Commissario che la manda su tutte le furie.

Un nuovo giorno si affaccia presso il nostro commissariato. Lara è bloccata a letto per la febbre alta. Una donna viene a denunciare la scomparsa del padre, ma mentre parla col commissario Manara, i due vengono interrotti dalla notizia che è stato trovato un morto sul ciglio della strada.

Il caso dell dottor Lenni verrà archiviato come omicidio del consenziente, visto che si trattava di una mincaccia sulla pelle del dottor Masini. Intanto, il commissario chiede di nuovo notizie sul suo trasferimento, ma continua la disputa tra lui e il questore.

Il dottor Masini confessa di aver falsificato il suo diploma, in modo da poter esercitare la sua professione di medico. Ma l'omicidio di Lenni non è stato intenzionale, perché l'anziano dottore aveva minacciato di denunciare Masini, se questo non l'avesse aiutato a morire.

Lara ritrova un vecchio appunto del professor Lenni, dal quale poi capisce che Masini non ha mai preso la laurea. Va allo studio insieme al commissario, dove il dottore intanto si prepara a una fuga invana.

Il testamento di Lenni riserva una sorpresa: mentre la moglie è esclusa, qualcun'altro invece no...
La signora Caterina arriva a delle conclusioni un po' strane.

Dopo aver parlato nuovamente con la figlia del professore, si scopre che l'alibi della moglie non regge. Quindi il commissario è sempre più convinto che Lenni sia stato assassinato.

Dopo i sospetti del suicidio, il passo successivo è quello di controllare nuovamente la villa del professore defunto e là, Lara trova l'ex moglie di Lenni che ha violato i sigilli giudiziari per prendere le chiavi della cassetta di sicurezza dell'ex marito.

I problemi sorgono quando il referto dell'autopsia contrasta la teoria del suicidio. Il questore è portato ad archiviare comunque il caso per non sollevare polveroni ma non sa quello che lo aspetta: Manara è intenzionato a fare un supplemento d'indagine e così sarà!

Mentre il giardiniere porta ancora le conseguenze dello shock per la morte del professore, la nuova arrivata poliziotta cerca di fare delle ulteriori verifiche sul suicidio di Lenni. Si crea una sorta di complicità tra le due uniche donne del commissariato.

Il commissario cerca di farsi dare la sua camera, ma ma non è molto credibile come commissario, finché non si identifica. Nel frattempo, la zia della Rubino, madre del vecchio ispettore, intuisce già che Lenni non si è suicidato, ma che è stato vittima di un delitto.

La nuova ispettrice ha forti problemi anche a rimanere nella stessa stanza di Manara e si arrabbia quando lui sembra non ricordare nemmeno il motivo di tanto astio. Poi dall'obitorio arriva il referto dell'autopsia, che contrasta la teoria del suicidio.

Anche l'ispettrice di polizia esperta in scene del crimine entra in forza presso il distretto. Il primo incontro tra i due nuovi arrivati non è però dei migliori: lui sembra felice di rivederla, lei gli tira uno schiaffo e scappa ancora prima di salutarlo. Lara e Luca infatti hanno frequentato insieme la scuola di Polizia. E il Commissario la ricorda come Lara la ranocchia, la "secchiona" del corso.

Da una chiacchierata tra Manara e il questore scopriamo che il trasferimento è una punizione per il comportamento troppo elastico nei confronti delle regole, ma soprattutto per la relazione avuta con la moglie del questore dove era in servizio. Luca vorrebbe un nuovo trasferimento, ma viene messo in guardia subito: non lo avrà finché non dimostrerà di essere vero Commissario.

Tempo di cambiamenti per il distretto di polizia dove è ambientata la vicenda: deve essere nominato un nuovo commissario e l'ispettore Toscani spera di essere promosso, ma sarà Luca Manara il nuovo commissario. Non c'è neanche tempo per le presentazioni, che arriva una telefonata. Viene ritrovato il corpo del professor Lenni. Dai primi accertamenti e per le gravissime condizioni mediche dell'uomo si pensa subito a un suicidio.

Il commissario Manara è una serie televisiva italiana di genere poliziesco, spin-off di "Una famiglia in giallo", che ha come attore protagonista Guido Caprino, nel ruolo di Luca Manara. Il genere è un binomio di giallo poliziesco e commedia sentimentale.