Se da un lato si paventa un po' di giustizia, dall'altro la triste realtà avanza spietata.

Anche in questa parte le emozioni contrastanti non mancano. Del resto la vita è fatta anche di questo.

La forza e il coraggio sono due qualità che rendono l'uomo unico. In questo penultimo spezzone ce ne rendiamo conto. Ormai Toni e Leda si stanno giocando tutto.

Se lavori duro e ci credi veramente, i sogni si avverano!
Ecco la vera storia, e se vuoi la trascriviamo e traduciamo per te.

https://www.youtube.com/watch?v=koOk-DvjOuM

Imma Tataranni è una bravissima professionista con un talento innato per risolvere i casi e anche quando è in vacanza è il mistero ad andare da lei.

Imma racconta a suo marito di aver visto un dito mozzato in mare. Nel frattempo si accorge anche del costume piuttosto succinto che indossa sua figlia.

Imma Tataranni ritorna in ufficio prima della fine delle sue ferie. In procura arriva il nuovo procuratore capo, ma tra lui e Imma non corre già buon sangue.

Calogiuri pensa che il dito potrebbe essere un oggetto di scena, in quanto a Metaponto stanno girando un film. La Tataranni e Calogiuri vanno sul set a fare qualche domanda.

Imma e la suocera fanno scintille insieme, ma non quelle che brillano, quelle che incendiano.

Calogiuri fa visita ad Imma sulla spiaggia e non passa per niente inosservato.

Le indagini cominciano e piccoli dettagli emergono. Calogiuri dà prova della sua bravura.

Imma e Calogiuri fanno visita alla donna che ha perso il dito. Calogiuri vuole riaccompagnare Imma a Metaponto.

Imma è al telefono con suo marito. Mentre stanno parlando della loro cena, il marito le dice di accendere la TV e guardare il notiziario: si parla della vittima di un omicidio e di un possibile serial killer in zona.

Imma rincorre sua madre che vuole a tutti i costi tornare nella sua vecchia casa, la quale però purtroppo non esiste più. Successivamente Imma si confronta con il medico legale per avere maggiori informazioni sulla gamba da poco ritrovata.

Tataranni e Calogiuri interrogano i proprietari del caseificio in cui è stato ritrovato un arto della vittima.