Tutti tranne Lojacono sono convinti che ad uccidere Cecilia sia stato proprio il notaio. Palma comunque sollecita la sua squadra a darsi da fare e a risolvere il caso.

Lojacono ed Aragona sono alla ricerca di una palla di vetro particolare che vende un solo negozio in tutta la città.

Avendo scoperto chi ha comprato la palla di vetro, Lojacono e Aragona potrebbero facilmente capire chi ha ucciso la moglie del notaio, quindi vanno a trovare il sospettato.

I poliziotti riescono finalmente a ricostruire l'accaduto. De Lucia era andato da Cecilia per una dichiarazione d'amore e per chiederle di partire insieme. Accecato dal rifiuto però, la rabbia ha la meglio e le cose finiscono male. Prima dell'accaduto Cecilia riesce a scrivere una lettera al marito.

Durante il ringraziamento per il successo delle indagini, viene fatta una particolare menzione alla dottoressa Piras ma non tutti vengono nominati per far sì che il merito sia condiviso da tutta la squadra. Dopo il discorso seguiranno i festeggiamenti.

Dopo aver lavorato insieme al caso, i membri della squadra tornano a casa per occuparsi delle loro vite personali. Non tutti sono entusiasti di andare a mangiare una pizza con il capo.

La squadra del commissariato di Pizzofalcone avrebbe dovuto festeggiare il caso dell'omicidio De Santis, ma solo Ottavia e Palma vanno in pizzeria. Il questore chiama Palma per comunicargli una bella notizia.

In questo nuovo episodio di Imma Tataranni - sostituto procuratore - Imma e i suoi colleghi ritrovano in una gravina i resti di Domenico Bruno, architetto scomparso quindici anni fa.

Imma discute con il medico legale le dinamiche del decesso dell'architetto Domenico Bruno, poi va a cena dai suoceri. Valentina è rimasta a casa della sua nuova amica Penelope.

Imma non è ancora riuscita ad accedere al fascicolo su Domenico Bruno in quanto è in corso la digitalizzazione dell'archivio. Nel frattempo, Imma partecipa a un convegno di Giulio, figlio di Domenico che, grazie alla cancelliera Diana De Santis, scopre essere stato in cattivi rapporti col padre.

Parlando con Don Mariano, Imma scopre che Domenico aveva vinto un appalto per realizzare un grande parco pubblico, ma caduta la giunta, il progetto fallì. Un particolare delle scarpe, il sentimento visionario ed ecologista e l'auto parcheggiata lontano fanno pensare a Imma che si sia trattato di un omicidio.

Imma e Calogiuri fanno due chiacchiere con il figlio e la moglie dell'architetto Bruno che, da quanto è risultato dall'autopsia, è stato ucciso con un colpo in testa. Calogiuri è pensieroso per via dei litigi con Marialuisa, la quale cerca di convincerlo a lasciare l'Arma per andare a lavorare in campagna.

Imma pensa che nessuno abbia voglia di lavorare, ma Diana non ci sta e le fa notare che tante persone, lei compresa, hanno fatto gli straordinari per farle avere i risultati della perizia calligrafica. Dalla perizia, Imma ha ipotizzato che l'architetto potesse essere omosessuale.

Imma è su tutte le furie per le dichiarazioni di Romaniello, ma il procuratore capo le consiglia di non fare niente e aspettare il processo. In Procura arriva una giovane poliziotta siciliana dal carattere forte e dal fisico prorompente che si mostra subito sveglia quando Imma racconta gli ultimi sviluppi della vicenda di Domenico Bruno.

Matarazzo e Calogiuri non ottengono nessuna informazione da Paolo Calandra, anche se Matarazzo ha forse trovato il modo di convincerlo a collaborare. Imma finalmente può consultare il fascicolo sulla scomparsa di Domenico Bruno. Diana le chiede un favore che avrebbe fatto meglio a non chiedere.