In commissariato, Palma e Lojacono fanno il punto della situazione sull'omicidio di Vincenzo Ramaglia, autista delle sorelle Filangeri. Ottavia scopre che la vittima era stata condannata a otto anni di reclusione. Le sorelle Filangeri non riescono a credere che Ramaglia fosse un poco di buono, in quanto ai loro occhi era apparso sempre come una persona gentile e normale.

In commissariato, Romano fa una scenata contro Aragona e i due vengono subito ripresi da Palma. Lojacono è al ristorante e Letizia si siede accanto a lui per sapere cosa lo preoccupa.

Durante la cena a casa dei genitori di Giorgia, Francesco è scontroso e si percepisce che non abbia voglia di stare lì con loro. Alex Di Nardo deve tornare a Napoli dopo aver trascorso la notte a Roma con qualcuno.

Lojacono e Aragona vanno a casa di Ramaglia e fanno due chiacchiere con la moglie e la figlia della vittima. Rosa, la figlia di Ramaglia, racconta loro un episodio in cui il padre litigò con un uomo di colore. Questa potrebbe essere la prima pista per la squadra di polizia di Pizzofalcone.

La Polizia Scientifica è riuscita a risalire alla tipologia di arma usata nell'omicidio di Ramaglia. Aragona e Romano riferiscono a Palma quello che hanno scoperto dal direttore del carcere.

Romano torna a casa con una bottiglia di spumante per festeggiare ma Giorgia non c'è. Di Nardo sta guardando la TV con i suoi genitori, quando riceve un messaggio probabilmente inaspettato. In commissariato, Palma e la sua squadra mostrano la foto di Samuel Buchkar alla figlia di Ramaglia.

Lojacono e Aragona rintracciano Bukhar e lo portano in commissariato perché non ha un alibi per la notte in cui è stato ucciso Vincenzo Ramaglia. Ottavia torna a casa con degli arancini per lei, suo marito e suo figlio. Suo marito però ha preparato il merluzzo bollito e preferisce mangiare quello.

Lojacono incontra Paolo, un ex collega siciliano che gli racconta gli ultimi risvolti della triste vicenda che ha visto Lojacono ingiustamente accusato da un mafioso. Più tardi, in commissariato, Bukhar viene interrogato, ma le cose per lui non si mettono bene.

Un nuovo omicidio, quasi sicuramente legato a quello di Ramaglia, disorienta la squadra di Pizzofalcone. Partendo dall'unico indizio a loro disposizione, Lojacono e i suoi colleghi iniziano ad indagare sull'omicidio di Capuano per trovare il legame con l'omicidio di Ramaglia.

Dopo aver perquisito l'abitazione di Capuano, Lojacono e i suoi colleghi trovano la pista da seguire per risalire all'assassino.

Romano ed Aragona vanno a parlare con Castrovetere in carcere per sapere se ha a che fare con gli omicidi di Ramaglia e Capuano. Pisaniello si trova in una stazione della metropolitana quando scopre che proprio lì una donna si è appena buttata sotto il treno.

Ottavia non riesce più a sostenere il peso di una situazione familiare complicata. Lojacono e la dottoressa Piras vanno dalle sorelle Filangeri e mostrano loro la foto di Capuano.

Le sorelle Filangeri affermano di non aver mai visto Cosimo Capuano, nonostante la polizia sia convinta che spacciasse con Vincenzo Ramaglia, il loro autista. Effettivamente, Ottavia scopre che Cosimo Capuano lavorò per un breve periodo in un circolo dove tre ragazzi morirono a causa di eroina tagliata male.

Alcuni poliziotti tornano in carcere per parlare con Castrovetere che dà loro delle informazioni importanti. Successivamente tornano a casa delle Filangeri dove si sta ancora svolgendo la partita di Burraco.

Le intuizioni di Lojacono si rivelano giuste. Clelia racconta alla Polizia la triste e sconcertante storia di sua figlia e di sua nipote.